3. Fitness… divino!

Alleniamo gli occhi - III Domenica di Avvento

Terza settimana di Avvento, il tema della gioia pervade la liturgia, il Signore è davvero vicino! Questa settimana, dopo gambe e mani, il nostro allenamento si concentra sugli occhi. Sì, gli occhi, perché dal nostro modo di guardare cose e persone dipende molto di quello che siamo e facciamo... quindi, al lavoro! Meditiamo la parola di Dio lasciandoci guidare dalle intuizioni di sr Anna Mátiková, biblista.

3. Alleniamo gli occhi

Letture liturgicheIs 35,1-6.8.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,2-11

Fitness divino 3a domenica di avvento A

La profezia d’Isaia proposta per la terza domenica di Avvento valorizza l’allenamento che abbiamo fatto in queste prime due settimane, ricordando la necessità di «irrobustire le mani fiacche» e di «rendere salde le ginocchia vacillanti». Tale vigore è necessario per poter partecipare alla gioia della liberazione dalla schiavitù e per poter camminare sulla “via santa”, cioè sulla strada di ritorno verso la terra promessa.

La descrizione dell’intervento liberante e salvifico del Signore – che rende possibile la via del ritorno e abilita anche gli zoppi a “saltare” di gioia – viene però preceduta da un messaggio “visivo”, da una vera e propria “visione”. Essa pone davanti agli occhi del destinatario l’immagine della gloria e magnificenza del Signore rappresentata dalla bellezza del deserto fiorito e dall’imponenza delle montagne (il Carmelo, il monte di Sion, la regione del Libano). Per mettersi in cammino e andare verso il Signore, infatti, bisogna prima lasciarsi affascinare e attrarre dal suo splendore e magnificenza. Solo in seguito si riesce a vedere le cose nelle corrette proporzioni e a camminare nella direzione giusta. A questo proposito, infatti, il profeta afferma che con l’evento salvifico di Dio nei confronti del suo popolo si apriranno gli occhi dei ciechi, e aprire gli occhi per vedere è il presupposto indispensabile per accogliere il dono della salvezza e assecondarlo. Anche il salmo responsoriale afferma che una delle manifestazioni dell’intervento salvifico di Dio consiste proprio nel ridonare la vista ai ciechi.

Gesù, nel brano del Vangelo, sembra proprio si sia messo d’accordo con il profeta Isaia. Agli emissari di Giovanni il Battista che vengono a domandargli se sia veramente il Messia promesso raccomanda, infatti, di riconoscere i segni della sua presenza in ciò che vedono: «I ciechi riacquistano la vista» (e guarda caso vengono menzionati per primi), «gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo». E mentre gli emissari ritornano da Giovanni il Battista, Gesù interpella le folle circostanti: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto?» Sembra che con questa domanda, ripetuta per tre volte, interpelli la loro e nostra capacità di vedere veramente la realtà così com’è non così come loro e noi ce l’aspettiamo.

L’Apostolo Giacomo, nella seconda lettura, esorta i destinatari della sua lettera alla costanza e alla pazienza vigilante nell’attendere la venuta del Signore. «Guardate l’agricoltore», raccomanda proponendo un esempio molto immediato… Appello a tenere gli occhi ben aperti e a imparare da tutto e da tutti ciò che serve per seguire meglio il Signore. Colui che attende la venuta del Signore, infatti, non si trascina nel mondo con sbadataggine, come uno zombie assonnato, cammina invece guardandosi attorno con sguardo penetrante e prudente per scorgere anche i minimi segni della vicinanza di Colui che viene: il mondo propone la grandiosità e cerca di attirare l’attenzione con ciò che è sensazionale e spettacolare, i segni di Dio, invece, sono sovente poco appariscenti e molto umili.


Allenamento quotidiano per la terza settimana:

paoline fitnes divino 1 domenica avvento A 04bis

  • Comincia la giornata chiedendo al Signore di aprirti gli occhi per vedere come egli si fa presente e come agisce.
  • Durante la giornata cerca di moderare la curiosità e il desiderio di sapere e vedere tutto (pubblicità in rete, in tv, gossip sui social...) e cerca invece di rivolgere il tuo sguardo verso le cose che non luccicano e non si impongono.
  • Concludi la giornata con una breve verifica e ringrazia il Signore per i momenti in cui hai intravisto la sua presenza silenziosa: una giornata splendida, un sorriso delle persone care, un inaspettato gesto di gentilezza da parte di una persona sconosciuta, un risultato soddisfacente in un'impresa che sarebbe potuta andare veramente male... Chiedi perdono per i momenti in cui ti sono sfuggiti i segni poco appariscenti, ma significativi, della Sua presenza.
  • Il giorno seguente ricomincia...

 

Preghiera

Spirito di luce, illumina il mio cuore
ottenebrato dalle cose vane
perché si lasci affascinare dalla tua bellezza.
Guarisci i miei occhi accecati dalla grandiosità delle cose del mondo
e rendili capaci di mettere a fuoco, e leggere senza fatica,
la delicata calligrafia divina negli avvenimenti di ogni giorno.
Amen.

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Le 4 settimane

1. Alleniamo le gambe
2. Alleniamo le mani
3. Alleniamo gli occhi

 


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