Ti sarà sicuramente capitato di accorgerti che per permettere agli occhi di scovare tutte le stelle possibili, devi rimanere con lo sguardo fisso verso il cielo, concedendoti il tempo per mettere a fuoco e riconoscere, piano piano, quelle stelle che a prima vista si perdono nella notte.
Gli astri luminosi non hanno bisogno di tempo per essere visti, quasi dominano il blu, eppure sono quelle impercettibili luci, che non si notano subito, che in fondo tessono la trama dell'infinito e tutto quanto il cielo sembra un disegno che il cuore non ce la fa a contenere. Le stelle ci insegnano a desiderare. Ed ecco che cambia lo scenario, il cielo sei tu, te lo porti dentro. Fatto di grandi e chiari desideri ma anche di quelli più piccoli, forse nascosti sotto lo scoraggiamento o mai "letti" davvero per mancanza di tempo. Eppure la vita, per esser degna di questo nome, prima o poi ti chiede di attraversare quell'immensità che porta il tuo nome.
Sono sicura che te ne sarai già accorto: quest'insieme di incoerenze e sogni che sei tu, che è la tua storia, parla dei tuoi desideri. Non solo dei tuoi, anche di quelli di Dio.

Ma come fare a riconoscere quei desideri che portano realmente la tua firma con la controfirma autenticata di Dio?
Bell'affare, questa sì che è roba seria. La posta in gioco è alta, devi prenderti sul serio... Dio ti prende seriamente al punto da mettere la vita nelle tue mani, fidandosi di come la "scriverai". I desideri sono slanci che partono dal cuore aggrappandosi a quei sogni autentici grazie ai quali si risveglia la forza per rischiare, per lottare ancora.
Oggi non mancano i desideri, manca il coraggio di ascoltarli perché non sappiamo più se vale la pena bramare qualcosa che non raggiungeremo mai. Ma poi rimani così, vuoto, senza senso, come una bottiglia d'acqua minerale 'sfiatata' che non disseta né te né nessun altro.
Puoi chiamarla vita?
Allora il primo passo è rinchiudere la fretta in un cassetto, buttarne la chiave e DARSI TEMPO. Esatto, darsi tempo per restare davanti a ciò che siamo, così come siamo, provando a rintracciare quei sogni spesso non dichiarati che però rappresentano indicazioni importanti per aiutarci a capire ciò che vogliamo davvero.
È il modo in cui viviamo i dettagli di ogni giorno che ci indica dove stiamo andando. E poi in fondo tu lo sai se sei contento della tua vita o se ti stai accontentando. Non puoi bleffare a lungo, pena l'infelicità. E se c'è quell'inquietudine mista a insoddisfazione dentro te forse è perché anche Dio sa che puoi puntare più in alto, che le tue stelle brillano più su e te lo dice così.

Occorre quindi proseguire con una domanda un po' forte: Ciò che oggi stai scegliendo è ciò che desideri davvero? Perché se non è così fermati! Devi a te stesso la possibilità di un orizzonte più grande, che sappia davvero di te!
Sì, lo so, è pericoloso, fa paura, mette al muro e chiede di scegliere. Eppure tu vali questo rischio, ci credi? La storia è piena di uomini mediocri che hanno "vivacchiato piuttosto che vissuto", tu puoi fare la differenza, non solo per gli altri, ma per te!
La smania di Verità che ti porti dentro, è una fiamma che smuove il cuore, che non blocca mai, non brucia la strada, la illumina permettendoti di creare, con i tuoi passi, nuovi sentieri.

La tua chiamata è una esplosione di vita, sei tu che, nel cuore di Dio che sogna per te, cresci e sogni con Lui.
Il Signore non ti chiede mai di buttar via tutto ciò in cui speri ma di rendere questi aneliti del cuore quei mattoni con i quali costruire un'esistenza che dica davvero chi sei. Egli si rivela anche per rivelare te stesso a te!
Ti ama per ciò che sei, cammina con te, nella tua storia e per te non desidera altro che una Vita Piena, sai perché? Perché se sarai Vivo saprai portare Vita. Guardati dentro... scopri il tuo cielo, scrutane i misteri, impara a restare... parti da una stella. Sognare si può, desiderare si può. Dio ce lo insegna!

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Dall'articolo: Dio ci insegna a sognare, di Roberta La Daga, in Se vuoi. Rivista di orientamento per giovani, N. 4 - 2017.