Giovani e... Attesa

Siamo quasi alla fine del tempo di Avvento. Il Natale è alle porte e i preparativi fervono per l'arrivo... di chi? Di che cosa? Per noi cristiani l'Avvento è il tempo dell'attesa di Gesù, Colui che non ci lascia mai soli e viene a incontrarci in molteplici modi, spesso inaspettati.

Chissà quanti di voi sono alle prese con lo shopping "reale" o con quello online per l'acquisto degli ultimi regali natalizi a minor prezzo, oppure stanno valutando gli inviti da fare o quelli da accettare, dove trascorrere il 24 notte e il 25 mattina. Ma sono queste le cose più importanti per prepararci all'Happy ChristmasUna proposta: in questi ultimi giorni, concentriamoci sul senso dell'attesa per riconoscere e accogliere Colui che viene e continua a nascere nelle piccole e impercettibili cose di ogni giorno.

Penelope e Maria di Nazareth

Quando penso all'attesa, nei miei pensieri affiorano i nomi e le immagini di due donne: Penelope, la moglie di Ulisse e Maria di Nazareth, la madre di Gesù.
Certamente abbiamo studiato la vicenda mitologica di Penelope e Ulisse, narrata da Omero nell'Odissea e forse, come me, avete sperato che lo stratagemma, usato da Penelope, non fosse scoperto dai temuti principi di Itaca, i Proci. Mentre Ulisse vive il suo lunghissimo e avventuroso viaggio, Penelope non si arrende. Impara ad attenderlo in modo creativo.
Per me Penelope è l'immagine dell'attesa paziente, perseverante, fedele nonostante i giorni e le notti che la allontanano da colui che ha dato senso alla sua vita.

Se penso a Maria di Nazareth mi viene in mente la descrizione che di lei fa Mons. Tonino Bello: «la più santa delle creature proprio perché tutta la sua vita appare cadenzata dai ritmi gaudiosi di chi aspetta qualcuno». Per Maria questo qualcuno ha il volto di Dio che lei ha cresciuto con pazienza e con amore per poi lasciarlo libero di compiere la sua missione. Quante volte Maria avrà guardato con tenerezza il viso, i gesti di Gesù nell'attesa del compimento della volontà di Dio!

L'attesa fa parte delle diverse stagioni della vita di tutti e di ognuno. Ma com'è la nostra attesa? Paziente, creativa, ansiosa, gioiosa... Viviamo in un'epoca in cui sembra che l'attesa sia un ingombro da cui liberarci per raggiungere velocemente i nostri obiettivi. Spesso non siamo capaci di aspettare: tutto deve essere "qui e subito". Se ci arriva un messaggio su WhatsApp e non rispondiamo immediatamente, magari riceviamo una telefonata che ci sollecita a rispondere perché l'attesa sembra troppo lunga.

Attendere è tempo denso, spazio di trasformazione, di novità che arriva e che può cambiare la vita. L'attesa porta con sé l'incognito, l'insicurezza per ciò che non possiamo anticipare; è il contrario della rassegnazione; è l'ingrediente senza il quale non possiamo raggiungere i nostri propositi.
Noi attendiamo perché sentiamo che ci manca qualcosa o qualcuno: la persona che amiamo, la realizzazione di un progetto, la risposta per un nuovo lavoro o la soddisfazione di un nostro bisogno. La vita è una continua attesa, dimensione fondamentale per riuscire a gustare la gioia che da essa deriva. Attendere è colorare l'ordinario di straordinario.

Dio viene nella tua vita, nella tua storia se tu lo attendi, se lo aspetti in ogni istante.


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