Quali consigli darebbe oggi un nonno o una nonna ai suoi nipoti? Madre Anna Maria Cànopi, si mette a fianco dei giovani con fiducia, semplicità e affetto, rispondendo alle domande del loro cuore e raccontando la sua storia e i grandi temi della vita, come incoraggiamento ed esempio.
Un vecchio divano in una stanza semplice e accogliente, con foto in bianco e nero e profumo di cucina nell'aria. Un ricordo della propria infanzia, un ambiente che, forse, ha sperimentato chi ha avuto la grazia di conoscere e condividere una parte di cammino dell'esistenza con i propri nonni. È qualcosa che torna con dolcezza alla memoria ed è l'impressione, tenera e significativa, che suscitano in me le pagine fresche, affettuose e profonde di questo libro. Sicuramente non si offenderà Madre Anna Maria Cànopi, fondatrice e abbadessa dell'Abbazia benedettina Mater Ecclesiæ sull'Isola di San Giulio (NO), per questo mio familiare accostamento. Lei, con le sue parole, desidera mettersi a fianco dei giovani per accompagnarli nel loro cammino di vita e rispondere così alle domande del loro cuore, sollecitata in questo dal compito che Papa Francesco ha affidato proprio ai giovani di interrogare gli anziani.
È di moda parlare della realtà giovanile, dei suoi problemi e fragilità, ma non è questo che Madre Cànopi vuole fare. Sulla scia del Sinodo dei Vescovi che si è proposto di parlare con i giovani e di costruire con loro il futuro della Chiesa, questa piccola grande monaca parla a questi "carissimi", come lei li chiama, scrivendo a tu per tu, con l'amorevolezza di chi cerca il bene dell'altro.
Tutta la prima parte del libro è attraversata da un dialogo aperto sui grandi temi che interrogano coloro che si affacciano alla vita: i sogni, la felicità, l'amicizia, il creato, le paure e le difficoltà, la libertà, la vocazione, la preghiera. Lei stessa si racconta e ricorda la sua vita di bambina prima e di adolescente dopo, mostrando la normalità dei punti di domanda, i grandi slanci che abitano all'interno di ogni uomo e donna e svelandoci così, con semplicità, ma anche con grande fede, la storia della sua chiamata.
La preghiera risuona dentro le pagine del libro, non solo perché l'autrice riporta alcune orazioni da lei composte, ma anche perché questa scandisce sia la sua vita che i capitoli del testo, ognuno scritto in un particolare tempo liturgico dell'anno: ogni momento è vissuto in Dio.
In ogni riga letta sembra di sentire la voce dolce di chi, prima di tutto, cerca di infondere speranza, incoraggiare e sprigionare energie di bene. Dobbiamo tutti imparare ad avere fiducia di chi si accinge ad entrare nell'età adulta perché porta in sé grandi potenzialità, questo è il messaggio che emerge, potente, nello scorrere fluido delle pagine: un grande senso di positività e apprezzamento per ogni giovane. Forse anche per questo la cara madre "osa", con naturalezza ma anche con decisione, mostrare Gesù come il grande centro della sua esistenza e come possibilità di amore per chiunque scelga di fidarsi di lui.
«Carissimi, vorrei sintetizzare questo mio messaggio in tre parole che possono esprimere tutto un programma di vita e contenere il segreto della serenità. Esse sono: umiltà, preghiera, generosità. L'amore, infatti, va accolto e vissuto nell'umiltà, alimentato con la preghiera e donato con magnanimità a tutti...». Forse per i ragazzi, poco abituati al linguaggio del silenzio e della contemplazione, questo può rimanere un discorso alto, un ideale un po' lontano... ma non si può non percepire nelle parole della Madre la saggezza e la cordialità di chi ha trovato un tesoro e sogna di condividerlo con chi ama, lasciando una grande eredità.
Anche la seconda parte, dove sono raccolti i discorsi e i messaggi che Madre Canopi ha rivolto in alcune circostanze ufficiali, e la terza, che accoglie lettere appartenenti alla sua corrispondenza personale, sono un inno all'amore e all'amicizia, temi che possono toccare il profondo di ogni generazione. Se non raccontiamo questo ai giovani, quale testimonianza lasceremo come cristiani?!
«Carissimi, abbiate il coraggio di amare Dio con tutta l'anima, con tutte le forze; abbiate anche il coraggio di puntare sull'amore verso tutti, senza lasciarvi sgomentare dalle difficoltà. Puntate in alto! ... Accoglietevi tra di voi, sostenendovi a vicenda con sincera amicizia. L'amicizia è un bene inestimabile. In essa c'è qualcosa di divino, che solo nella profondità del silenzio interiore si rivela a noi. L'amicizia non avrà mai fine, poiché anche la comunione dei santi, nella vita eterna, è una grande, meravigliosa amicizia nel Signore».