Ogni volta che il pellegrino si fa la domanda sulla strada da percorrere, istintivamente sta cercando con lo sguardo la colonnina più vicina e il segno di una freccia gialla. 
Nella vita quotidiana non funziona proprio così. A volte avremmo bisogno di un segno chiaro sulla scelta da fare. È però possibile pensare, o anche visualizzare, la propria storia ispirandosi al cammino di Santiago.

Proviamo a immaginare il nostro percorso costellato da tante "colonnine" che segnano i nostri punti di svolta. Essi possono essere:

• le nostre scelte più o meno significative, che in ogni caso hanno contribuito a farci essere quello che siamo oggi;
• persone importanti che ci hanno accompagnato per un tratto di strada;
• eventi o esperienze, programmati o inaspettati, che ci hanno forgiato interiormente e ci hanno fatto crescere, ecc.

Visualizzare il cammino percorso ci fa riflettere sulle scelte fatte, dicendoci qualcosa di noi. In ogni scelta più o meno consapevolmente si condivide qualcosa di sé, e questo non ci lascia come prima. A volte condividere ha significato per noi coinvolgerci con le vicende della vita propria e di altri, "sporcandoci le mani" nella realtà, e questo può diventare motivo di incoraggiamento e consolazione per il presente e il futuro.
A volte, magari, condividere ha voluto dire per noi perdere, sperperare beni, trascurare il tempo, le energie, la vita propria e altrui. Riguardando il tempo vissuto ci possiamo anche accorgere che a volte si è preferito non condividere niente con nessuno, rimanendo dentro al proprio dolore, o al proprio orgoglio, quasi in uno stato di autosufficienza. È possibile allora provare una certa frustrazione o rimpianto per alcuni passi fatti oppure per non aver trovato il coraggio, al momento opportuno, di farne altri.

Punti di svolta

Se è vero che indietro non si torna, si può però prendere atto della propria "strada" e anche del proprio modo di percorrerla, per recuperare il tempo perso o non condiviso. Non è un'operazione banale, anzi. Dal punto di vista di oggi posso riappropriarmi della mia storia scegliendo di innescare in modo nuovo quelle dinamiche di condivisione che per me non sono state possibili ieri.
Possiamo chiederci oggi che cosa si è imparato a conoscere di sé, degli altri, e cercare di capire in quale modo si siano riattivate quelle energie vitali che ci spingono da dentro a realizzare la nostra vita in pienezza.

Il passaggio successivo è quello di immaginare i prossimi punti di svolta nel proprio percorso e come, con chi scegliere di condividerli. Immaginarli, programmarli, attrezzarsi per renderli reali. Lo possiamo fare perché siamo "capaci di futuro", di ascoltare e mettere in atto quella carica di desiderio che Dio ci ha donato e che ci portiamo dentro.
"Cresce lungo il cammino il suo vigore..." [Salmo 84(83), 8]. Scelta dopo scelta, passo dopo passo cresce la propria personale capacità di prendere delle decisioni, e individuare così la scelta fondamentale intorno a cui ruotano e si dispongono tutte le scelte fatte e da fare. Se osiamo esplicitare il desiderio di Dio che ci abita, saremo capaci di scoprire la grandezza di un orizzonte nuovo che non conoscevamo: quell'orizzonte di senso - l'unico perché unica è la nostra storia! -, che ci convince fino in fondo e che ci dà lo slancio per mettere a disposizione tutto noi stessi per la costruzione del pezzetto di mondo che ci è affidato.
Allora salite e discese, lunghi tratti percorsi da soli quando avremmo tanto voluto condividerli con qualcuno, e tratti di strada condivisi con sconosciuti a cui ci sentiamo d'un tratto più familiari dei nostri effettivi compagni di vita..., tutto vale la pena tenere del nostro cammino!
Fino a comprendere che la meta, il Signore che ci viene incontro ogni giorno nella Parola, nell'Eucaristia, nella comunità, nel volto dei poveri... ci aveva già trovato lì dove si accende da sempre il nostro desiderio. Buona consegna alla Vita!

Per ulteriori attività e approfondimenti vai alla SESTA SCHEDA

Dall'articolo: La scelta fondamentale, di Letizia Molesti, in Se vuoi. Rivista di orientamento per giovani, N. 6 - 2017.