È una cosa spettacolare osservare nel cielo il movimento degli uccelli che volano.
In autunno a volte mi capita di avere qualche giorno di vacanza o gli Esercizi Spirituali, e stare così lontano dalla città dove vivo, Skierniewice.
In questo periodo, prima dell'inverno, nel mio Paese, la Polonia, si radunano stormi di gru con i loro bellissimi canti, e poi le cicogne, le anatre selvatiche, i cormorani... per migrare e compiere un volo di migliaia di chilometri verso i Paesi caldi. Quando mi capita di vederli, mi affascina sempre il delicato movimento delle loro ali, il loro volo che segue il vento e la pressione dell'aria. Forse per questo gli uccelli in volo sono diventati simbolo della libertà. Essere liberi dalla terra per librarsi nel cielo!
Lo stesso movimento del volo lo sente l'anima quando è libera. E questo aiuta a capire meglio cosa significa essere liberi nelle scelte, specialmente quelle più grandi: le scelte di vita.

Liberi di scegliere

Capita che, dopo una decisione importante si è costretti a lasciare i propri familiari e le persone conosciute; oppure lasciamo i luoghi a noi cari... e spesso non possiamo più pensare solo a noi stessi, ma estendere la nostra responsabilità verso altri. Tutto questo a volte ci procura un certo "dolore". Perché? Perché si spezzano i fili che ci tenevano legati a queste realtà.
Una persona saggia, una volta, mi ha detto che se anche rimanessi legata a un filo d'oro finissimo, non potrei volare, perché non sarei libera!
Per quanto non sembri, ogni catena deve spezzarsi per poter andare oltre se stessi, per spiccare il volo verso l'infinito, verso Dio che è amore e libertà. Il Signore attira a sé con il suo amore che tocca il cuore e i sentimenti, la voglia di vivere in pienezza e la mente con la sua sete di verità che trova nella sua Parola ("Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" Gv 8,31-32) e nel Pane spezzato dell'Eucaristia...

Essere liberi di scegliere affascina, e spinge a fare piccoli passi quotidiani per uscire da sé, dal proprio egoismo, per andare verso l'Amore vero. Per questo ci vuole il coraggio di andare anche contro corrente! Non è facile e comporta fatica: la fatica di perdere la faccia, l'incomprensione e, non di rado, la solitudine. Scegliere liberamente però non è qualcosa di triste o forzato. È qualcosa di bello e forte, ma ci vuole allenamento.
Mio papà, grande conoscitore della flora e della fauna dei boschi che circondano la mia città natale, Olsztyn, spesso mi spiega come gli uccelli si preparano a spiccare il volo dal loro nido: provano a muovere le ali una volta, un'altra e un'altra ancora...; poi sono avvicinati da un genitore che li invita a uscire dal nido, si cospargono le piume delle ali con una secrezione oleosa per proteggerle ...e via! Spalancano le ali e si lasciano portare dalle onde del vento.

Scegliere con libertà per uscire dalla paura di "volare", è una esperienza unica anche per noi! Solo così si può arrivare dove il "vento" dello Spirito di Dio ci porta.
Ci alleniamo con piccole scelte quotidiane fatte nell'ascolto dello Spirito, nel silenzio del cuore, per poi muoverci secondo i suoi impulsi, come gli alberi al ritmo del vento...
Ci suggerisce San Paolo: «Il Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà» (2Corinzi 3,17).
Dio, somma libertà, in piena libertà ha dato la sua vita per noi, per liberarci dalla più grande schiavitù, il peccato. Dice ancora San Paolo: «Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito di figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!"» (Romani 8,15).
Gustare il volo è, allora, gustare la libertà dei figli di Dio amati e per questo possiamo scegliere l'Amore che prenderà la sua specificità in una concreta scelta di vita, in una particolare vocazione.

- Imparare a volare è liberare il nostro sì dalle paure, dai calcoli, dalla sfiducia, dalla pretesa di garanzie, dal timore del "per sempre".

- Imparare a volare è cospargere le proprie ali con il "balsamo" della misericordia, per essere più leggeri, più protetti e arricchiti dei doni di Dio, per affrontare i pericoli e le avversità della vita.

Allora buon volo sempre più in alto, e più intensamente verso le profondità della tua anima, per incontrare veramente te stesso in Dio.
Questo significa andare verso la vera felicità.

Per ulteriori attività e approfondimenti vai alla QUINTA SCHEDA

Dall'articolo: Libera il tuo "sì"!, di Anna Juzwiaka, in Se vuoi. Rivista di orientamento per giovani, N. 5 - 2017.