I piedi

Simboli biblici

I piedi nella Bibbia ricorrono 349 volte al plurale e 71 volte al singolare. I piedi sorreggono il corpo, gli rendono possibile il contatto con la terra e il cammino su di essa. Da queste azioni naturali fondamentali scaturiscono numerose espressioni dove i piedi assumono un alto significato simbolico.

Anzitutto lo "stare in piedi" simbolo di autonomia, di concretezza e di autorità: i tre personaggi misteriosi che si presentano ad Abramo «stavano in piedi presso di lui» (Gen 18,2; cfr. 1 Sam 19,20; 1 Cro 21,15); di prontezza (cfr. Gs 8,33), di vittoria: «Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato» (Ap 5,6; cfr. Ap 7,9 ); di attesa: «sto in piedi, tutta la notte» (Is 21, 8). Il contrario di "stare in piedi" è "cadere ai piedi" che indica la richiesta di perdono, il riconoscimento delle proprie colpe (1 Sam 25, 24; Gdt 14,7; Ester 8,3; Pr 6,3; At 16,29), il bisogno di aiuto (Mc 7,25; Lc 5,12; Gv 11,32); un sentimento di sgomento (Ap 1,17) o di adorazione: «Ed ecco Gesù venne incontro alle donne dicendo: 2Salute a voi", ed esse avvicinatesi gli cinsero i piedi e lo adorarono» (Mt 28,9; Lc 17,16; Ap 19,10; 22,8). "Stare ai piedi" (Lc 10,39) o "mettere i piedi nei suoi ceppi" (Sir 6,24) è segno di discepolato radicale e di adesione profonda mentre "stare allo sgabello dei Suoi piedi" indica umiltà e adorazio-ne: «Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo» (Sal 99,5). "Scoprire i piedi" e "giacere ai piedi" di qualcuno è simbolo dell'intimità sessuale (cfr. Rt 3,4-8). "Legare i piedi" è gesto di punizione: «Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre» (Mt 22,13). "Avere qualcuno sotto i piedi" è segno di dominio o di castigo (Sal 8,7; Mt 22,44; 1 Cor 15,25-27; Ap 12,1-2). "Avere i piedi legati" è mancanza di libertà: «Lazzaro uscì, con le mani e i piedi avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare"» (Gv 11,44).
Il riferimento ai piedi esprime anche sentimenti interiori di sdegno e rigetto: «Se qualcuno poi non vi acco-glierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi» (Mt 10,14). Tra tutti questi significati eccelle il "lavare i piedi" che usato nell'Antico Testamento come accoglienza e servizio (Gen 18,2; 1 Sam 25,41) nel Nuovo Testamento diviene il gesto supremo che simboleggia il dono della vita di Gesù per l'umanità che ama senza condizioni (Gv 13, 5.14-15). Questo gesto 'scandaloso' di Gesù viene ad indicare il nuovo comportamento del cristiano. "Lavare i piedi agli altri" come ha fatto Gesù è simbolo dell'amore squisito, della dedizione piena e della cura premurosa verso l'altro che si considera così importante da porlo su un livello più alto rispetto a sé stessi.

Da sapere

  • I piedi che camminano sono figura del comportamento che può essere negativo (cfr. 1 Re 18,21; Mc 9,45; Mt 18,8) o positivo come quello del messaggero che annuncia la pace e i cui piedi saltano di gioia sui monti «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!» (Rm 10,15; Is 52,7). Questo at-teggiamento missionario identifica i discepoli di Gesù incaricati dal loro Maestro a vivere il Vangelo a partire dai “piedi” cioè come “nomadi e pellegrini” che portano la lieta notizia in tutto il mondo.

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