Il sogno di Giuseppe: una storia d'amore, di odio e di perdono

Uno dei più bei racconti della Bibbia – la storia di Giuseppe, venduto dai fratelli e portato in Egitto – è il soggetto di un appassionante spettacolo teatrale e musicale in due tempi.

Il re dei sogni

La storia di Giuseppe l'ebreo, venduto dai fratelli e portato in Egitto, che si riscatta grazie alla sua fede e alla sua capacità d'interpretare i sogni, raccontata in un appassionante musical lirico-rock. È "Il sogno di Giuseppe", grande saga della famiglia di Giacobbe che, con le sue dinamiche di relazione, ripropone i temi fondamentali dell'amore, dell'odio e del perdono, ed evidenzia problematiche sociali (fame, carestia, schiavitù, emigrazione) di grande interesse e attualità.
Gli autori sono già noti per il fortunato musical Forza venite gente: Giampaolo Belardinelli per le musiche, evocative, d'ispirazione epica, con momenti sia di grande pathos, sia di leggero umorismo; Pietro Castellacci per il copione, che presenta un andamento brillante e uno stile asciutto e scorrevole.

Perché un musical su Giuseppe?

Sono gli stessi autori a porre questa domanda, nella prefazione al copione teatrale, e a dare delle risposte. «Primo: la trasparenza dei valori simbolici contenuti nei singoli momenti dell'episodio biblico ci hanno indotto ad una drammatizzazione della storia facendocela sviluppare in una chiave teatrale che fosse di facile lettura. Secondo: la vicenda si presta molto ad essere spettacolarizzata. Terzo: potrebbe sembrare una battuta retorica, ma la storia di Giuseppe è molto "moderna".
La trama, se ora la facciamo diventare un po' rozza, è molto semplice: Giuseppe è il figlio prediletto di Giacobbe. I fratelli sono invidiosi e se ne liberano vendendolo come schiavo. Giuseppe si ritrova in Egitto e, dopo varie vicissitudini, grazie alla sua intelligenza fa fortuna, salva il paese, perdona i fratelli, e tutti vissero felici e contenti. Ma questo, come dicevamo, è il filo conduttore più rozzo che potevamo inventarci. Il filo vero e proprio della storia sono i sentimenti. Primi fra tutti: la fede in Dio e l'amore che inevitabilmente ne consegue.
Giuseppe è intelligente perché è un prediletto e, oltre che dal padre, anche da Dio. I sogni, di cui Giuseppe è un abile interprete, sono a lui elargiti da Dio affinché egli indichi agli altri la strada da seguire. È l'unica dote straordinaria che Giuseppe veramente possiede e va usata con intelligenza. E l'intelligenza di Giuseppe viene dal cuore. Ogni azione, ogni operato di Giuseppe sono dettati dall'amore. Il vestito bellissimo donatogli dal padre è il vestito del cuore che lo veste e lo investe rendendolo ufficialmente "salvatore" del mondo. In Egitto Giuseppe troverà il favore del Faraone e salverà il mondo dalla fame facendo riempire i magazzini di grano onde affrontare la carestia.
(...) Il perdono secondo Giuseppe (...) è la ricchezza più grande che si possa possedere. È il vero tema centrale di tutta la storia. Il perdono non è visto come semplice alternativa buona alla vendetta, e cioè il perdono non è la miglior vendetta e basta. È un sentimento da costruire e da alimentare quotidianamente. Se si è in grazia di Dio è più facile; ma se si è solamente dei bravi cristiani, questo sentimento va aiutato dalla fede e dalla perseveranza nelle buone azioni».

Una storia moderna per un messaggio attuale

«(...) Il messaggio è leggibilissimo: dobbiamo abituarci al fatto che potremmo sempre trovarci di fronte alla meschinità umana. Dobbiamo comprenderla e con la pazienza correggerla. Per questo Giuseppe può sembrare a tratti crudele quando fa soffrire prima di farsi riconoscere. La sua non è malvagità. Lui ha già perdonato. Non solo, ma anche i fratelli sono già pentiti. Ma a lui non basta. Giuseppe vuole far capire a ognuno di loro la meschinità delle azioni da essi compiute, vuol far assaporare loro tutta l'angoscia da lui provata, proprio perché così essi non ricadano di nuovo nel peccato. Giuseppe, oltre che uno stratega in economia, è anche e soprattutto uno stratega dell'animo umano.
Lo si vede anche quando attraverso il perdono riunisce una famiglia, la sua, lacerata dagli eventi provocati dall'egoismo dei fratelli. Grazie al perdono, Giuseppe ricompatta e riconferisce sacralità ad uno dei valori più importanti di tutta la sua storia: la famiglia vista come una unità perfetta di anime illuminate da Dio.
L'abilità nella vita, la strategia del benessere per tutti, la bontà della pace sono sogni che si possono realizzare con facilità se si attingesse continuamente alla fonte che accomuna e da cui sgorga tutta l'umanità: l'amore». (Da "Il sogno di Giuseppe", Spartito Copione, pp 4-5).

SCHEDA TECNICA
Il sogno di Giuseppe

paoline castellacci belardinelli sogno di giuseppe operaTitolo: Il sogno di Giuseppe
Sottotitolo: /
Autori: Pietro Castellacci (dialoghi e testi delle canzoni), Giampaolo Belardinelli (musiche)
Genere: Commedia musicale
Atti: Due

Personaggi/attori: Ottimizzando i ruoli si può realizzare lo spettacolo con un numero minimo di 15-16 partecipanti, tenendo conto che, tranne i personaggi di Giuseppe (maschile) e Asenat (femminile), gli altri possono essere coperti con il sistema delle doppie parti. A questo proposito, nel copione sono riportati utili suggerimenti. Naturalmente un cast più numeroso permette una messa in scena più "ricca", specie dal punto di vista coreografico.

Canzoni: 1. E la storia cominciò - 2. Nel respiro della notte - 3. Una grande famiglia - 4. Siamo figli di Giacobbe - 5. Questo vestito bellissimo - 6. Il sogno di Giuseppe - 7. Venduto - 8. La veste insanguinato - 9. Son Putifarre - 10. Carino - 11. Mi dispiace mia signora - 12. E sognerai - 13. Dentro c'è quella forza - 14. Notte terribile - 15. Sette vacche grasse - 16. È tutta un sogno la vita mia - 17. Anni sette o giù di lì - 18. Carestia - 19. Ma che sole che c'è - 20. Nel nostro passato - 21. E allora io perdonerò - 22. Un padre per me

Trama: È la storia biblica di Giuseppe l'ebreo, figlio di Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli per invidia e fatto credere morto al padre. In Egitto, come schiavo, Giuseppe rivela grandi doti di intelligenza e di organizzazione, tanto da salvare il paese dalla carestia. Giuseppe possiede un'altra grande capacità: quella di sognare e di saper interpretare i sogni. Per tutto questo, ottiene prestigio e riconoscimenti dal faraone. Quando i suoi fratelli, un giorno, si presentano al suo cospetto – senza riconoscerlo – per chiedere carità a fronte della terribile carestia che ha colpito la terra di Israele, Giuseppe inizialmente è animato da desiderio di vendetta contro i fratelli; che presto si tramuta, però, in perdono e amore per la famiglia ritrovata.

Tematiche: Religioso. La forza che viene dalla fede in Dio, e i sentimenti che ne scaturiscono: l'amore, il perdono che vince sull'odio.

Per l'allestimento: Le ambientazioni sono fondamentalmente due: Israele, con l'accampamento della famiglia di Giacobbe, ed Egitto, a sua volta distinto tra piazza, palazzo del faraone, prigione. È importante studiare delle soluzioni d'effetto che permettano, quindi, un traferimento veloce da una scena all'altra senza interrompere la continuità dello spettacolo, per esempio attraverso l'uso di praticabili removibili, uno studio efficace delle luci, la differenziazione dei costumi. Questi ultimi possono essere più o meno realistici e più o meno elaborati; ma senz'altro, nel realizzarli, si dovrebbe tenere conto del loro effetto cromatico, specie nelle frequenti scene d'insieme.
Un buon impianto di amplificazione, sia per l'ascolto da parte del pubblico, sia per l'ascolto da parte degli attori in scena, è necessario. Si consigliano, in particolare, i microfonini per i cantanti.

Commenti: È una proposta teatrale dallo stile brillante e scorrevole e dai temi musicali di grande impatto emotivo, che riscuote sempre un notevole successo di pubblico. La parte musicale e cantata, in questo musical, è prevalente rispetto ai dialoghi; è necessario perciò, nella realizzazione, tenere conto di questo aspetto e scegliere gli attori in base anche alle loro capacità vocali. In particolare si richiede che siano bravi cantanti coloro che interpretano i ruoli di Giuseppe e di Asenat, moglie di Giuseppe. Quest'ultima, tra l'altro, è la narratrice della storia e interviene regolarmente lungo tutto lo spettacolo. Tra gli altri personaggi femminili, un pezzo che richiede una certa abilità e versatilità è affidato al personaggio di Mut, moglie di Putifarre; mentre gli interpreti maschili che hanno diverse possibilità di espressione attraverso i brani cantati sono Putifarre, Giacobbe, il Faraone.
Una buona regia dovrà curare nei dettagli le scene d'insieme, in modo che ogni singolo attore "mantenga" sempre il personaggio, anche se non ha battute o azioni particolari da compiere: la mancanza di compattezza e di concentrazione, infatti, provocano nel pubblico una senzazione di approssimazione e di scarsa professionalità.
In merito alle coreografie, l'ideale sarebbe affidarsi ai consigli di una persona esperta, in grado di montare dei balletti efficaci e coerenti, e alla portata dei ballerini. In mancanza dell'esperto, si consiglia di puntare comunque su una certa semplicità, lavorando per ottenere un buon effetto di sincronia.


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