La leggenda divina di Chiara e Francesco

L'amore quello vero - Il musical

Alcuni autori storici del mitico Forza Venite Gente ritornano sul tema francescano, con un omaggio a quella che papa Wojtyla definì la "leggenda divina di Chiara e Francesco", con altri episodi e nuovi contenuti, in un emozionante musical.

L'eterna attualità di Francesco d'Assisi

La figura di Francesco d'Assisi a distanza di secoli continua ad affascinare: sembra che abbia ancora molto da dirci. Sembra che la sua vita, le sue scelte e le sue parole abbiano ancora fascino e importanza. A distanza di trent'anni dal fortunatissimo musical naif Forza venite gente, alcuni dei suoi autori storici hanno scritto L'Amore quello vero. C'è Francesco, e insieme a lui, da protagonista, c'è Chiara. Rispetto allo spettacolo precedente, c'è più storia, più dramma. Perché il mondo sta cambiando e l'obiettivo è di rivolgersi in parole, musica e spettacolo a una platea di giovani, che forse un giorno riusciranno a salvare il mondo dall'egoismo e dal materialismo che lo tormentano oggi.

L'amore e la libertà

Un'ampia presentazione degli autori, all'inizio del fascicolo che contiene il copione, spiega il loro nuovo approccio a questo progetto: «L'amore quello vero è ciò che spinge Francesco a dare voce a un suo preciso bisogno: un netto ritorno al messaggio del Vangelo. In un periodo del Medio Evo in cui la Chiesa era caduta nella trappola della vendita delle indulgenze e di un certo rilassamento dei costumi che spesso prediligevano le sostanze materiali rispetto a quelle spirituali, la figura del Santo di Assisi si staglia maestosamente senza il minimo pudore (a cominciare dalla sua nudità nella piazza di Assisi) e si distingue subito come il più tenace difensore della pura essenza della parola più bella che abbia usato Gesù Cristo: amore. E Chiara è con lui. Non figura minore, ma come una sorella che gli cammina a fianco senza mai il minimo ripensamento; anzi lo stimola, lo sprona, gli dà coraggio. In questo musical la parola "libertà" ricorre spesso in molti dei brani musicali. Oltre che una libertà di scelta (farsi frate, farsi suora) è una libertà dal vincolo dei beni materiali per rivolgersi più direttamente a Dio. Povertà e libertà coincidono nei pensieri di Chiara e Francesco. Libertà e povertà. L'una è al tempo stesso madre e figlia dell'altra. Non c'è libertà se non ci si libera di tutto, e cioè se non si diviene poveri in senso assoluto. E questa povertà fa liberi. Rende leggeri e leggeri si vola meglio col proprio spirito verso lo spirito di Dio».

Un tesoro da custodire

«Il musical prende le mosse da una battaglia per Assisi che viene riconquistata dai nobili della città. Francesco, figlio di un mercante della parte avversa, viene fatto prigioniero e nel carcere di Perugia scopre o meglio riscopre il Vangelo. Lui che voleva diventare un cavaliere trova in quelle pagine la risposta al suo bisogno di fare qualcosa di speciale per il mondo. Tornato ad Assisi, incontra Chiara e il loro "sposalizio" delle idee avviene immediatamente. Povertà, rinuncia al vivere facile e agiato per qualcosa di più "sofferto": donarsi a chi ha bisogno, rivolgersi a chi soccombe in solitudine. La fuga di Chiara da casa, la scoperta dell'essenza del convento,
il senso della preghiera, un'intensa immersione nel Vangelo, ovvero nelle parole di chi ha inventato l'amore. (...) Il ritorno dalla Terrasanta di Francesco da Chiara rasserena il tumulto di una vita intrapresa per la riconquista di una pace che, se ancora non c'è, può o deve comunque esistere e vivere, come un albero che rivolge i suoi rami al cielo, nelle anime di tutti gli uomini di buona volontà. È l'armonia, è l'amore restituito dalla terra al cielo. È questo l'amore quello vero che Chiara e Francesco ci consegnano. A noi farne tesoro».

 

8019118042668 copiaSCHEDA TECNICA
L'amore quello vero

Titolo: L'amore quello vero
Sottotitolo: Chiara e Francesco il musical
Autori: Pietro Castellacci (copione e testi delle canzoni), Giampaolo Belardinelli, Achille Oliva (musiche)
Genere: Musical
Atti: Due
Destinatari: Giovani/Tutti

Personaggi/attori: Il copione prevede molti personaggi, gruppi, ballerini e figuranti (circa quindici personaggi più una quarantina di ruoli nei gruppi di dialogo e di ballo). Utilizzando il sistema delle doppie parti, si può anche andare in scena con un minimo di cinque-sei attori-cantanti e circa dodici attori-cantanti-ballerini (tra donne e uomini).

CANZONI: 1. Assisi è mia – 2. Mistero e verità – 3. La pianticella – 4. La solitudine lo sa – 5. Saltimbanchi – 6. Libera – 7. Gli occhi di Gesù – 8. Eresia – 9. Un Santo Padre – 10. L'amore quello vero – 11. Francescani – 12. Preghiere rinchiuse – 13. Madre futura – 14. Rivivrai – 15. Se soltanto le parole – 16. Vola tu per me – 17. Se un uomo fosse tutto il mondo – 18. Nell'anima – 19. Baciati dal vento – 20. Il motore del mondo

Trama: Il musical prende le mosse da una battaglia per Assisi, che viene riconquistata dai nobili della città. Francesco, figlio di un mercante della parte avversa, viene fatto prigioniero e nel carcere di Perugia scopre, o meglio, riscopre il Vangelo. Lui che voleva diventare un cavaliere, trova in quelle pagine la risposta al suo bisogno di fare qualcosa di speciale per il mondo. Tornato ad Assisi, incontra Chiara e il loro "sposalizio" delle idee avviene immediatamente. Povertà, rinuncia al vivere facile e agiato per qualcosa di più "sofferto": donarsi a chi ha bisogno, rivolgersi a chi soccombe in solitudine. La fuga di Chiara da casa, la scoperta dell'essenza del convento, il senso della preghiera, un'intensa immersione nel Vangelo, ovvero nelle parole di chi ha inventato l'amore. Poi si passa alla creazione degli Ordini: Francescani e Clarisse. L'incontro con Papa Innocenzo III. Francesco rimarrà fedele alla sua Chiesa senza problemi di ventilate eresie. È il trionfo del sacrificio in favore di malati e poveri. Il tutto nella constatazione della fragilità del mondo degli uomini che hanno bisogno di certezze ormai irraggiungibili se non sostenute da una fede che ripone nella spiritualità più pura la sua forza migliore. Convento, preghiere, incontri con lebbrosi e moribondi, tentazioni improvvise ma subito vinte, fortificano le due anime più genuine del mondo fino all'estremo tentativo di avvicinare l'Islam per far finire la guerra fra Crociati e Mori. Il ritorno dalla Terrasanta di Francesco da Chiara rasserena il tumulto di una vita intrapresa per la riconquista di una pace che, se ancora non c'è, può o deve comunque esistere e vivere, come un albero che rivolge i suoi rami al cielo, nelle anime di tutti gli uomini di buona volontà.

Tematiche: Chiara e Francesco d'Assisi. Temi francescani.

Per l'allestimento: Si tratta di uno spettacolo prevalentemente musicale, dove le canzoni prevalgono sulla prosa e vi s'intrecciano in modo dinamico. Nella composizione del cast è quindi soprattutto richiesta una certa preparazione vocale da parte degli interpreti, specie, naturalmente, per i protagonisti. Fondamentale è un buon impianto di amplificazione, con dotazione di radiomicrofoni e casse spia. Anche un buon impianto luci è importante per la resa dello spettacolo, permettendo oltre tutto di diversificare momenti e situazioni senza bisogno di grandi apparati scenografici.
Le ambientazioni sono diverse, quindi si può optare per una scena di base neutra, arricchita con elementi specifici di volta in volta. Per i costumi ci si può ispirare a quelli dell'epoca, magari con stilizzazioni creative e attualizzazioni.

Commenti: A trent'anni dal debutto di Forza venite gente, L'amore quello vero, nato da tre degli autori storici dell'altro musical, rappresenta una ripresa ma anche una rilettura dei temi francescani, alla luce dei nostri tempi. Molti degli argomenti affrontati da Forza venite gente sono qui volutamente trascurati o appena accennati. Oltre a una maggiore attenzione al personaggio di Chiara, ne L'amore quello vero c'è un taglio più fresco (sia dal punto di vista musicale che dei testi) per cercare di avvicinare di più i protagonisti ai giovani del nostro millennio, e un tono un po' più "drammatico" rispetto alla solarità naif del precedente, evidenziando maggiormente dei temi come la libertà, la solidarietà, l'amore per chi soffre o per chi è solo, diverso o di un'altra razza o religione.
Chiara e Francesco sono rappresentati come due giovani del 1200, che potrebbero però anche appartenere alla nostra epoca. La loro ricerca, il modo di affrontarla per staccarsi dalle famiglie e dalle rispettive ricchezze in nome di una fede sovrana tutta loro, fa dei due personaggi due giovani giovanissimi nel cuore e nelle azioni. Amore, cure e preghiere per i lebbrosi, ovvero i malati terminali, rispetto per i più poveri dei poveri, il digiuno, il privarsi di tutto persino dell'Io, il sacrificio più estremo per il prossimo, il sincero tentativo di avvicinare la fede islamica, il concepire anche il dolore e la morte come beni indispensabili, l'appello accorato alla salvaguardia della natura ovvero nostra madre terra, sono tutti slanci del cuore che, senza disperazione ma con dedizione, i personaggi di Chiara e Francesco rivolgono in parole, musica e spettacolo alla platea fatta da chi un giorno forse (si spera) riuscirà a salvare il mondo dall'egoismo e dal materialismo che lo tormentano oggi.


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