La liturgia spazio mistico

Arte floreale /7

Comporre fiori per le nostre chiese è un servizio per le celebrazioni e per la preghiera, è creare il «quadro di un evento liturgico» ove tutti gli elementi e i linguaggi si armonizzano per manifestare la «Gloria» del Mistero celebrato. È un'arte esigente, bella, raffinata che presuppone un'educazione e una sintonia spirituale con l'ambiente biblico e liturgico, fedeltà a esso ma anche alla tradizione artistica. E anche competenza tecnica.

Perché porre fiori nello spazio liturgico? Per contribuire ad assaporare l'evento salvifico che viene celebrato, creare un ambiente abitato per un'esperienza del divino che viene a visitarci, un ambiente mistico che favorisce un incontro di alleanza. un ambiente nuziale ove il Signore viene incontro alla sua Chiesa, la Sposa dell'Agnello, come un anticipo e una promessa di comunione sponsale eterna.

Nella Divina Liturgia riviviamo infatti la realtà del Giardino della Creazione, la poesia e i profumi inebrianti del Cantico dei cantici, la gioia e la sorpresa dell'incontro di Maria di Màgdala con il Crocifisso risorto al mattino di Pasqua, nel Giardino della morte e risurrezione del Signore e infine l'anelito e l'attesa del Paradiso. Di qui si comprende che non è un semplice decorare. Anche a fiori, foglie e frutti quando sono presenti, la liturgia dà forma nuova, trasfigura il loro esserci. I connotati di semplicità ed essenzialità si addicono più dello sfarzo a una tale presenza. Quello dei fiori è un umile servizio: ci vogliono ma non sono loro i protagonisti.

Fiori in tempo di Quaresima?

Un principio generale viene dato dalla Nota pastorale sulla progettazione di nuove chiese (cf. Commissione Episcopale per la Liturgia della CEI, n. 18): «Nella scelta degli elementi per l'arredo si abbia di mira una nobile semplicità piuttosto che il fasto, si curi la verità delle cose e si tenda all'educazione dei fedeli e alla dignità di tutto il luogo sacro. L'orientamento di base per la cura dell'arredo è dunque quello dell'autenticità delle forme, dei materiali e della destinazione dei mobili e degli oggetti. Ciò vale in particolare per la scelta e l'uso di elementi naturali come ad esempio i fiori e le piante, la cera e il legno».
L'Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR) precisa poi come regolarsi nei tempi dell'Anno liturgico. Per la Quaresima, in conformità al Cerimoniale dei Vescovi, afferma: «Nel tempo di Quaresima è proibito ornare l'altare con fiori. Fanno eccezione tuttavia la domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste. L'ornamento dei fiori sia sempre misurato e, piuttosto che sopra la mensa dell'altare, si disponga attorno a esso (OGMR 305)».

paoline arte floreale liturgia spazio mistico cruciani pIl motivo di questo orientamento – che non vale per la Custodia eucaristica ornata tutto l'anno come luogo della Presenza del Signore risorto – è per dare visibilità al carattere austero e penitenziale della Quaresima, riconoscendo così che la presenza del fiore è segno appunto di festa e di gioia. I fiori infatti possono tornare nella IV domenica che, nell'Antifona d'ingresso canta e invita Gerusalemme a rallegrarsi e tutti con lei, per la consolazione che le viene dalla salvezza del suo Signore: «Rallégrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate, riunitevi. Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza saziatevi dell'abbondanza della vostra consolazione» (cf. Is 66,10-11). In questo giorno può portare la sua nota di letizia il colore rosaceo.

Nelle solennità che celebriamo in Quaresima, come S. Giuseppe (19 marzo) e l'Annunciazione del Signore (25 marzo), così come usiamo il colore luminoso e bianco dei paramenti, possiamo anche disporre la gioiosa presenza di fiori nell'ambiente festivo della celebrazione.

Una composizione per la domenica «Laetare»

Materiali e vegetali occorrenti:
• un contenitore circolare in terracotta del diametro di 30 cm e dal bordo basso
• 6 foglie di Agave e qualche pietra per fissarle
• 30 o 40 rose di colore rosa poste in una spugna oasis imbevuta, all'interno.

 

la vita in cristo e nella chiesa febbraio 2018 pLa Vita in Cristo e nella Chiesa n. 2
febbraio 2018

Questo numero dedica ampio spazio all'inizio della santa Quaresima. Volge al termine la rubrica sul ministero del lettore con un articolo sull'ambone. Inizia una nuova serie di articoli sull'Arte floreale per la liturgia. Infine prende avvio la serie "Speciale Sinodo Giovani 2018" che accompagnerà i nostri lettori nei prossimi mesi con testimonianze, sussidi e approfondimenti dedicati soprattutto ai giovani.

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