Leggenda di Santa Chiara vergine

Una luce per le tenebre del mondo

Con la morte di Chiara d'Assisi, avvenuta l'11 agosto del 1253, si concludeva la vita terrena di una delle donne più straordinarie del secondo millennio cristiano. Marco Guida, grande studioso di Chiara di Assisi e frate minore, ci offre un accurato studio della Vita della santa, scritta da Tommaso da Celano, lo stesso primo biografo di san Francesco.

Come in un'opera teatrale, il sipario si apre su una scena vuota, il cui protagonista è un mondo volto al tramonto, adombrato dalle nubi del peccato, che chiede a Dio di inviare una nuova speranza, perché le tenebre non possano prevalere. È in questo grande affresco universale ed escatologico che Tommaso inserisce la vicenda di una giovane fanciulla di Assisi, chiamata dal Signore a essere "chiara" luce per il mondo. In poche pagine, il primo agiografo di Francesco di Assisi ritrae Chiara, il cui nome è, esso stesso, segno della missione a cui la giovane donna è chiamata da Dio. La virtù che ne illumina la vita – divenendo chiaro esempio per altre donne e guida nel cammino – è immagine e testimonianza della luce stessa di Dio, che continuamente si scontra con le tenebre del mondo e con esse ingaggia battaglia.

Una luce nelle tenebre

Il tema della vecchiaia del mondo è tipico della letteratura agiografica, laddove la descrizione negativa e pessimistica della realtà umana rende più efficace la narrazione della misericordia di Dio e del suo intervento nella vita degli uomini per riportarli a sé. Un tema antico, ma una luce sempre nuova: quella della fede, capace di riconoscere Dio che irrompe nella storia, stravolge le regole, plasma le esistenze.

Questo afflato di passione – quasi follia – attraversa tutto il racconto della Vita di Chiara di Assisi, rendendolo un testo prezioso per la spiritualità inquieta e dubbiosa del nostro tempo. È uno di quei libri che è utile tenere a portata di mano, per leggerne qualche pagina e recuperare una visione sulla vita, libera dalle logiche del mondo. Luce e tenebre: a questa battaglia sono chiamati tutti i cristiani. E Chiara, giovane fanciulla, umile e obbediente, con la sua vita è chiamata a essere "città collocata sopra un monte" per guidare la Chiesa del suo tempo (e di ogni tempo) attraverso le tenebre del mondo.

Una testimonianza che risuona

A questa battaglia è chiamato l'autore stesso, che deve – con la propria scrittura – travalicare i limiti dell'opera umana, nella sua fatica, nella sua imprecisione, nella sproporzione (ben nota a quanti usano la penna) tra ciò che si vuole e ciò che si riesce a esprimere. Le parole con cui Tommaso da Celano apre la sua Vita di santa Chiara, rivolgendosi al papa e dichiarando il proprio timore e l'imperizia (presunta) nello scrivere, raccontano di un uomo intimamente consapevole della fatica della missione a cui è chiamato: raccontare con parole umane il prodigio di quella che riconosce, con assoluta certezza, come opera divina.

In queste poche righe si rivela il mistero della testimonianza, nello scarto tra piccolezza dell'uomo e grandezza della chiamata. Con sorprendente finezza psicologica e spirituale, Tommaso introduce da subito il lettore in questa dinamica, che riecheggerà in tutta l'opera, animando una scrittura che diviene capace di travalicare gli stilemi dell'agiografia tradizionale e di proporsi alla spiritualità dell'uomo d'oggi con grande attualità.

Il «di più» rintracciabile

Il testo Leggenda di santa Chiara vergine – uscito con Paoline in ottobre 2015 – è curato nella sua introduzione, traduzione e note da Marco Guida, grande studioso di Chiara di Assisi e frate minore. La finezza della ricerca scientifica e il respiro della fede si accompagnano per guidare il lettore alla (ri)scoperta di un'opera di altissima spiritualità e profonda lettura dell'animo umano e dell'azione di Dio nella storia. Oltre cento pagine di introduzione e un'attenta bibliografia rendono quest'opera un interessante strumento per avvicinarsi a Chiara di Assisi, ai suoi scritti, al suo mondo personale e storico-culturale. Le pagine intense scritte da Tommaso da Celano vengono così precedute e affiancate dall'opera del curatore che rende questo testo prezioso per tutti coloro che volessero entrare pienamente e sentir vibrare, anche oggi, la forza e lo spessore comunicativo di quelle antiche e preziose pagine scritte ormai quasi mille anni fa.

ELENA TEALDI collabora con le Paoline da settembre 2011 e dirige la Collana Letture cristiane del secondo millennio da gennaio 2013. Ha conseguito nel 2012 il dottorato di ricerca in Storia del cristianesimo presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove tuttora collabora con il Dipartimento di Scienze Religiose. Studia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e insegna alle scuole medie. Ha pubblicato con l'editrice Vita e Pensiero l'edizione critica di Giovanni di Rupescissa, Vade mecum in tribulatione (Milano 2015).


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