La scelta dei canti da eseguire nelle azioni liturgiche non è cosa semplice come potrebbe sembrare, ed implica molti fattori. Nel nostro sesto appuntamento con "Liturgicamente parlando", abbiamo chiesto a Mons. Marco Frisina di ampliare il suo discorso: dalla scelta dei canti alle fonti a cui la Chiesa attinge (Sacra Scrittura, Tradizione...), dai testi dei canti alla melodia e all'esempio normativo del Gregoriano. Il tutto accompagnato da consigli pratici ed esempi di errori comuni che l'animatore liturgico può fare... e quindi imparare ad evitare.
«Scegliere un canto per la liturgia e la preghiera è sempre una cosa impegnativa. Questo perché, a volte, i gusti personali e l'abitudine ad ascoltare un certo tipo di musica, ci spingono a fare delle scelte "soggettive", delle scelte "di moda". La liturgia, invece, ha delle esigenze. Il canto liturgico è per Dio e per i fratelli, per la gloria di Dio e l'edificazione dei fratelli, ci dice la Chiesa, ed essa stessa indica anche da sempre alcune fonti sicure su cui poter poggiare le nostre scelte.
Nella tradizione della Chiesa i testi dei canti sono esclusivamente biblici: i Salmi, i brani dell'Antico e del Nuovo Testamento sono la sorgente normale a cui attinge, per esempio, il canto gregoriano. Questa è una cosa fondamentale perché è Dio stesso che ci mette in bocca le parole da usare per "parlare" con Lui...» (guarda il video-intervento di Marco Frisina)
Marco Frisina, nato a Roma nel 1954, dopo gli studi classici si è diplomato in Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia. Dopo aver compiuto gli studi teologici, si è specializzato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Ordinato sacerdote nel 1982, da allora svolge il suo ministero nella Diocesi di Roma. Dal 1991 al 2011 è stato Direttore dell'Ufficio Liturgico del Vicariato di Roma e attualmente è Presidente della Commissione Diocesana per l'Arte Sacra ed i Beni Culturali, Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e Rettore della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere. Tiene corsi presso la Pontificia Università della Santa Croce e il Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Autore di numerosi canti liturgici, nel 1984 ha fondato – e da allora dirige – il Coro della Diocesi di Roma, con il quale anima le più importanti liturgie diocesane, alcune delle quali presiedute dal Santo Padre. Dal 1991 è anche Maestro Direttore della Pontificia Cappella Musicale Lateranense. Nello stesso periodo ha avuto inizio la sua collaborazione al progetto internazionale della Rai Bibbia sia come consulente biblista che autore delle musiche dei film prodotti. Oltre al Progetto Bibbia, negli anni ha composto le colonne sonore di oltre trenta film a tema storico e religioso. Ha composto numerosi Oratori sacri ispirati a personaggi biblici o alla vita di santi. È stato responsabile musicale di alcuni importanti eventi del Grande Giubileo 2000, come la Giornata Mondiale della Gioventù e il Giubileo delle Famiglie e, nel 2008, dell'evento RAI "La Bibbia Giorno e Notte". Per la Diocesi di Roma, è stato responsabile musicale nelle Liturgie per la Beatificazione di papa Giovanni Paolo II, di cui ha anche composto l'Inno Ufficiale. È ideatore e autore de La Divina Commedia, prima trasposizione musicale del capolavoro dantesco, che ha debuttato nel 2007. Dal gennaio 2009 è in scena il suo secondo lavoro per il teatro: Il miracolo di Marcellino. È anche autore delle musiche dell'opera In Hoc Signo, rappresentata a Belgrado nel 2013 in occasione del millenario dell'Editto di Milano.
Da anni porta questa sua esperienza di sacerdote, musicista e docente in moltissime Diocesi italiane ed estere.