Alla ricerca della pecorella

XXIV domenica del Tempo Ordinario - Anno C - 2022

Il ritorno e l’abbraccio di ogni giorno.

Questa pagina di Vangelo con le tre parabole della misericordia (la pecora smarrita, la moneta persa, il figlio ritornato) è talmente nota che è difficile commentarla. È più facile ascoltarla in silenzio e affidarla alla fantasia. Infatti, anche per il ricordo dei disegni e dei filmini del tempo del catechismo, la guardiamo come fosse un film, immaginando tutti i particolari che il racconto evangelico tralascia: il pastore impegnato nella faticosa ricerca tra i dirupi, i belati accorati della pecorella imprigionata tra i rovi, la commozione del pastore che se la carica sulle spalle, poi - il clou – la dissoluta vita del giovane e la sua fine tra i porci, prima di rientrare in se stesso e tornare dal padre. Niente di male in questa ammirazione fantasiosa e devota. Che non è da adesso. Basti pensare che il buon pastore è stata la prima immagine che i cristiani, superando la legge giudaica che lo proibiva energicamente (Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo… Es 20,4), hanno creato per ricordare Gesù anche con gli occhi. Va benissimo, quindi, ammirare e arricchire narrativamente i personaggi, a patto che non tutto finisca lì, perché il Vangelo non è mai un racconto o un discorso da ammirare, ma un invito da accogliere e da vivere. Per fare questo è necessario sentire quelle parole proprio per noi, giuste per noi, stimolanti per noi. Allora esse diventano riflessione e possibilmente portano alla conversione.

Gli smarriti

Chi è quella pecora smarrita? Siamo noi. Ciascuno di noi. Chi cerca, in realtà, quel pastore, rischiando di mettere in pericolo tutte altre pecore rimaste incustodite nel recinto, per caricarsela premurosamente sulle spalle e riportarla nel gregge? Quel pastore cerca noi, ciascuno di noi.
Chi è quella moneta perduta che la donna vuole ritrovare con tanta premura, provando grande gioia nel trovarla? Quella moneta siamo noi, ciascuno di noi.
Chi è quel figlio giovane un po’ sventato che ha lasciato il padre per trovare un padrone? Quel giovane siamo noi, ciascuno di noi.
Chi è il figlio maggiore che è rimasto dentro la casa del padre, considerandolo come un padrone da servire senza confidenza, tanto da non avere il coraggio di chiedergli un capretto per fare festa con gli amici? Siamo noi. Ciascuno di noi.
E Il padre? Naturalmente non possiamo identificarci con il padre misericordioso, però dobbiamo chiederci: con chi esercita la sua misericordia generosa, gratuita e paziente? Con noi. Con ciascuno di noi. Non può che essere così.

“Siamo noi la pecora e la moneta smarrite?”. Ma no! Non ci sembra di poterci identificare con esse. Noi non siamo mai andati fuori dal recinto. Praticamente ci siamo nati e sempre vissuti. Quindi perché il Signore dovrebbe cercarci? Sa benissimo che può trovarci dentro il recinto tra le novantanove.
Siamo noi il figlio più giovane? Noi come lui? Non pare proprio. Noi, le cose nostre, cioè la vita, l’intelligenza, la libertà, la capacità di amare… sappiamo che sono un dono di Dio e non ci dimentichiamo di ringraziarlo.
Siamo noi il figlio maggiore? Questo proprio no. A noi chi c’è o non c’è nella Chiesa proprio non interessa. Magari ci fossero tutti! Noi ci stiamo come possiamo e per quello che possiamo.

Siamo noi

Se stiamo dentro la Chiesa, ma così, tanto da non sapere bene se ci siamo o no, la pecorella e la moneta da ritrovare siamo noi.
Se ci accontentiamo di una vita cristiana passabile, senza slanci e senza abbandoni clamorosi, senza sperperare i doni del Signore, ma senza rinunciare del tutto alle “prostitute”, cioè ai falsi dei dai quali un po’ e ogni tanto ci lasciamo lusingare, il figlio più giovane siamo noi.
E il figlio maggiore? Se riteniamo di non aver bisogno della misericordia del Padre, perché, magari a cuore freddo, abbiamo sempre rispettato le sue norme e le sue leggi, allora quel figlio siamo noi.
La parabola della misericordia, così, bella, così vera, così difficile da vivere è per tutti noi. Lasciamoci ritrovare. Lasciamoci abbracciare. Ogni giorno.


Condividi

alla-ricerca-della-pecorella.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA