I comandamenti di Dio non sono gravosi?

Battesimo del Signore - Anno B - 2015

Il battesimo di Gesù è un forte invito a scendere dentro il nostro battesimo per farlo uscire dai registri parrocchiali e portarlo alla consapevolezza di essere diventati in lui figli amati da Dio.  

La celebrazione del battesimo di Gesù ci induce inevitabilmente a riflettere su nostro battesimo, prendendo lo stimolo dalle parole dell'evangelista Giovanni. Egli, dopo averci ricordato che la fede, per essere autentica deve trasformarsi in scelte di vita e in comportamenti concreti ("In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti"), afferma: "i suoi comandamenti non sono gravosi". Questa affermazione ci interpella: la condividiamo davvero, oppure ce la facciamo scivolare addosso come tante belle frasi della parola di Dio, ma in realtà siamo convinti del contrario?

Non ci affrettiamo a rispondere positivamente, considerando che la realtà sembra affermare il contrario. Come spiegare, infatti, la fretta che hanno i nostri ragazzi e i nostri giovani di allontanarsi dalla pratica dei sacramenti (non parliamo di fede perché questa soltanto Dio la conosce) e dai comportamenti inculcati nel catechismo, appena gli appuntamenti tradizionali della prima comunione e cresima sono stati assolti? Evidentemente noi cristiani adulti non siamo capaci di testimoniare loro che "la nostra fede è la vittoria che vince il mondo", ma un carico gravoso che, se non si ha il coraggio di scrollarselo di dosso, toglie o quanto meno limita la libertà e la gioia di vivere.

Ammettiamolo! E' così. Siamo troppo spesso cristiani che hanno ricevuto il battesimo, non cristiani che vivono il loro battesimo con la consapevolezza di avere scelto "la parte migliore". Non serve e non basta cercare la spiegazione nel nostro essere stati battezzati da bambini inconsapevoli; né discutere se sia o no il caso di tornare a negare il battesimo ai bambini piccoli; né tanto meno illudersi di risolvere il problema, rendendo più difficile concederlo, obbligando i genitori ad accettare tot incontri di preparazione.

Noi, infatti, abbiamo ricevuto tutto da bambini inconsapevoli: il cibo, il vestito, l'istruzione..., ma questo non ci ha impedito di personalizzare con dei sì e con dei no quanto avevamo ricevuto, trasformandolo in scelte libere e consapevoli. Cosa ci impedisce allora di prendere in mano il battesimo, ricevuto come un dono, e di trasformalo in una nostra libera e consapevole scelta?

Questa è la scelta che la celebrazione del Battesimo di Gesù ci chiede di compiere, di perfezionare, di potenziare. Per compierla, dobbiamo ascoltare il Signore che ci invita a decidere se abbiamo bisogno della sua acqua e del suo cibo, offerti gratis, oppure consideriamo più vantaggiose altre offerte: "O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?".

Soltanto da questa scelta, che non è l'atto di una volta ma un processo continuo, può diventare vero per noi che "i comandamenti di Dio non sono gravosi". Perché, allora, ciò che Dio ci chiede di accogliere o di abbandonare non sarà un no "gravoso", avvertito come un'imposizione che limita e cancella la nostra libertà e la nostra gioia, ma una nostra scelta per raggiungere i pensieri e le vie di Dio, che, proprio perché non sono come i nostri, ci garantiscono di avere cose buone e di gustare cibi succulenti, senza spendere denaro per ciò che non è pane, e il nostro guadagno per ciò che non sazia. Osserviamo coloro che anche nei giorni di freddo e gelo corrono per le strade, o portano a spasso il loro cane. Non sentono gravoso ciò che fanno, perché non lo vivono come una imposizione, ma come un mezzo per realizzare una loro libera scelta.
Il battesimo di Gesù che sceglie di scendere nel Giordano con i peccatori è un forte invito a scendere dentro il nostro battesimo per farlo uscire dai registri parrocchiali e portarlo alla consapevolezza di essere diventati in lui figli amati da Dio.

Allora sì che potremo testimoniare come i comandamenti di Dio non siano gravosi, ma la nostra forza e il nostro canto.


Condividi

i-comandamenti-di-dio-non-sono-gravosi.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA