La fede cammina con i Magi

Epifania del Signore - Anno A - 2017

La solennità dell'Epifania ci invita a vivere la fede come un viaggio, difficile, sì, ma coronato dalla gioia di incontrare Cristo-luce.

I Magi "al vedere la stella, provarono una gioia grandissima", racconta Matteo. Incuriositi e stimolati da una stella diversa - firmata: "la sua stella" – si erano messi in viaggio. "Sua di chi? Chi può permettersi una stella se non un grande, uno più? Come minimo deve essere un re. Sì, sicuramente è un re. Vale la pena di andare a conoscerlo". Ed erano partiti, indifferenti alle ironie degli increduli che obiettavano: "Figurati se c'è una stella diversa, firmata. Le stelle sono tutte uguali, e non c'è motivo di andare dietro alle fantasie".

In viaggio con gli occhi sempre fissi lassù per non perderla di vista. Quando sembrava che scomparisse, il cuore cominciava a tremare e a sentire la nostalgia di ciò che avevano lasciato; ma appena ritornava luminosa, ridiventava potente il desiderio di scoprire dove portava. Quando pensavano di essere ormai vicini alla meta, perché si era talmente fatta vicina alla terra da sembrare che cadesse giù, la stella era sparita. Allora, si erano fermati, aspettando e sperando che ricomparisse come le altre volte. Invece niente: sembrava proprio spenta.

"Bisogna chiedere in giro! Prima di scomparire era così bassa da sfiorare i tetti, perciò sicuramente qualcuno l'avrà notata". Invece sembra che nessuno si sia accorto di niente. Sì, adesso che ci pensano, i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo sapevano che qualcosa sarebbe dovuto accadere, ma non in città, bensì in campagna, a Betlemme, lì vicino. Da lì sarebbe dovuto uscire un capo, che sarebbe stato il pastore di Israele. Cercassero fuori della città, verso la campagna. "E se questo capo fosse davvero comparso – aveva aggiunto Erode – fatemelo sapere subito".

Ripreso il viaggio, la stella ricompare, li accompagna alla meta, e si fa riconoscere: è del bambino. Anzi, è il bambino. E al vederla, provarono una grandissima gioia.

Poi erano dovuti ripartire per un'altra strada.
Di nuovo in cammino. Di nuovo una strada da scoprire. Questa è la fede: scoprire la "sua stella" nel cielo di ogni giorno, seguirla senza scoraggiarsi quando sembra spegnersi, ritrovarla quando sembra ormai persa, per fermarsi soltanto dove la stella si manifesta per quello che è: Gesù.

Scoprire la stella è difficile,
perché è necessario saper guardare al di sopra e al di là di ciò che appare.
Seguirla è difficile, perché non mancano mai, dentro e fuori di noi,
"capi dei sacerdoti e scribi del popolo" che non sentono l'esigenza di cambiare,
e gli "Erode" che vogliono impedire ogni cambiamento.
Seguirla è difficile, ma nessuna gioia è paragonabile
a quella grandissima di trovare il Bambino,
e anche i nostri scrigni per offrigli
- l'oro: una fede bella e senza ruggine;
- l'incenso: una fede che diffonde il suo profumo;
- la mirra: una fede che non teme le prove della testimonianza.


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