Il cieco ha un nome, Bartimeo, come gli apostoli e pochi altri personaggi principali. Non è nato cieco, c'è diventato. Chiede l'elemosina "lungo la strada", come se aspettasse qualcuno. Sa che Gesù Nazareno è il figlio di Davide, cioè il Messia. Come lo sa, non ci viene detto. Possiamo immaginarlo. Gesù usciva da Gerico, dove non era stato a fare il turista, ma a predicare. E' possibile che sia stato ad ascoltarlo, senza, però, poterlo avvicinare, perché ai margini della folla. A quei tempi ai malati non erano riservati i primi posti, come alle udienze del papa. I ciechi, poi, non potendo leggere la Bibbia, erano particolarmente tenuti alla larga come peccatori puniti da Dio. Comunque lo abbia saputo, lo sa. Infatti, quando intuisce dal rumore della folla che sta passando, si mette a gridare con tutta la voce che ha in corpo, senza che nessuno riesca a farlo smettere: "Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!".

"Figlio di Davide"... E' una professione di fede in piena regola. Egli crede in lui e ha fiducia in lui. Infatti, quando gli dicono che Gesù lo chiama, è come se avesse già riavuto la vista: balza in piedi e va da Gesù. Si è visto mai un cieco balzare in piedi e camminare sicuro? La domanda di Gesù: "Che cosa vuoi che io faccia per te?", e la sua richiesta: "Rabbunì, che io veda di nuovo!", sembrano pronunciate più per far comprendere alla folla cosa sta succedendo, che per i due protagonisti. Infatti Gesù non gli dice: "Torna a vedere", ma: "Va', la tua fede ti ha salvato".

"La tua fede"... Come ha dimostrato Bartimeo la sua fede a Gesù? Con quel mantello gettato via. Marco, come e più degli altri evangelisti, non ci racconta niente su cosa ha fatto Gesù fino a trenta anni, niente di Giuseppe, niente della vita da "sette demoni" di Maria Maddalena, pochissime cose su date e luoghi e spesso nemmeno troppo precise..., e si preoccupa di informarci che il cieco ha gettato via il mantello?
Sì. Perché Il mantello per i mendicanti era ciò che sono i cartoni per i barboni di oggi: casa, materasso, coperta. Era l'unica sicurezza. Bartimeo se ne priva, e riacquista la vista.

Capiamo così che all'evangelista non interessa raccontare la vicenda di un miracolato, ma presentare un modello di fede. Bartimeo è l'icona del credente. E' tutti noi. Soprattutto, forse, noi cristiani di oggi, quando i "maestri" sono tanti che rischiamo di non vedere più dov'è la verità; e i "mantelli" in offerta a poco prezzo sono così convincenti (la scienza, i sondaggi, le mode...) da rubare la nostra fiducia. Così, frastornati da tutte queste verità, rischiamo di essere come la folla che cerca di far tacere Bartimeo. Invece, se vogliamo riacquistare la vista, dobbiamo fare come lui: chiamarlo con tutte le forze, gettando via le nostre sicurezze, sicuri che ci farà vedere di nuovo.