La formazione del Lettore/9

Il ministero del lettore nella liturgia

Iconologicamente l'ambone collega in modo particolare due momenti della storia della salvezza: quella del peccato e della conseguente condanna e quello del compimento della salvezza e del suo annuncio: la risurrezione di Cristo.

La simbologia dell'ambone. L'ambone è alto come una torre, perché come dice papa Innocenzo III: «Il diacono sale all'ambone per annunciare il Vangelo, come disse il profeta: "Sali su un alto monte, o Gerusalemme, annunciatrice di letizia, fa' risuonare con forza la tua voce, Sion" (Is 40,9). E il Signore ha detto nel Vangelo: "Quello che vi dico nelle tenebre, ditelo alla luce del sole; e quello che vi è stato detto all'orecchio, predicatelo sui tetti " (Mt 10,27). Anche il Signore infatti per predicare il Vangelo salì sul monte» (Innocentius III, De sacro altaris mysterio). L'ambone è luogo elevato, al ripiano o ai ripiani del quale si accede tramite vere e proprie scale (una, oppure due; in questo caso una per salire e l'altra per discendere).

L'ambone è segno della tomba vuota: l'evangelista Marco così racconta: «Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: "Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?". Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande» (Mc 16,1-4; cf. Mt 28,1-8; Lc 24,1-10; Gv 20,1-2). Entrate le donne nel sepolcro l'angelo dà loro l'annunzio della risurrezione e le invita a portarlo ai discepoli del Signore. Di questa pericope evangelica della risurrezione proclamata nella Veglia pasquale, l'ambone è icona spaziale: la loggia dell'evangelo, dove accede il diacono (l'angelo) per an nunziare la risurrezione, è il segno della pietra rotolata dalla tomba vuota che fa da base alla loggia-pietra tombale.

Iconologicamente l'ambone collega in modo particolare due momenti della storia della salvezza: quella del peccato e della conseguente condanna (cf. Gen 3) e quello del compimento della salvezza e del suo annuncio: la risurrezione di Cristo (cf. Gv 20,1-18). Il contesto ambientale veterotestamentario e neotestamentario è sempre quello del giardino: giardino della tomba vuota e giardino paradisiaco.

L'evangelista Giovanni racconta della sepoltura di Gesù: «Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù » (Gv 19,41-42). Questo giardino, secondo un modo consueto di significare proprio del quarto Vangelo, è anche giardino dell'Eden. Se l'ambone riproduce la tomba vuota, riproduce anche il giardino edenico, paradisiaco, giardino della vita eterna ritrovata in Cristo, nuovo Adamo. Questa significazione la si realizza iconograficamente, istoriando l'ambone con fiori, frutti, piante, uccelli; delimitando uno spazio nel luogo di culto dove collocare lo stesso ambone; ponendo figure femminili all'ambone, segno delle mirofore.

 

Il legame dell'ambone con il fonte battesimale

ambone espistola ravelloIl fonte battesimale è la tomba di Cristo, dove si viene immersi per morire al peccato e rinascere alla vita nuova, a opera della madre Chiesa, che nel fonte, come nel suo seno, genera e fa nascere i suoi figli. Quando il fonte battesimale è a forma ottagonale richiama, con il simbolismo del numero otto, l'ottavo giorno, il giorno del Signore, il giorno della risurrezione e della rinascita battesimale. Quando il fonte battesimale è una vasca che consente di amministrare il battesimo per immersione, allora oltremodo appare chiaro nella celebrazione del sacramento il morire e il risorgere con Cristo, mistero annunziato dall'ambone. Pertanto, sia il fonte sia l'ambone richiamano la Pasqua di Cristo e sono collegati teologicamente anche dal rapporto esistente tra Parola-fede-battesimo (iniziazione cristiana). Tale legame è dato dalla relazione esistente tra la Parola annunziata e la fede prodotta, che trova la sua piena realizzazione nel sacramento del battesimo: è, infatti, nella fede suscitata dall'ascolto della Parola di Dio che si radica la possibilità della celebrazione del battesimo.

L'iconografia dell'ambone. L'ambone è spazio liturgico che parla della risurrezione e dell'annunzio della Parola, non solo attraverso la sua particolare caratteristica e struttura architettonica, ma perché ad esso è sempre collegata una ricca iconografia che nelle immagini svela il Mistero ivi celebrato nella forma dell'annuncio. L'iconografia si muove in quattro direzioni, convergenti nel fatto fondamentale della risurrezione del Signore, centro e chiave di lettura di tutta la Storia della salvezza e delle meravigliose opere da Dio compiute: il mistero stesso della risurrezione, la storia della salvezza letta tipologicamente, l'incarnazione, la parusia.

Brano tratto dall'articolo:  L'ambone icona della risurrezione, di Emmanuela Viviano, in: La Vita in Cristo e nella Chiesa, mensile di formazione liturgica e informazione, N. 1, gennaio 2018.

977004272800280001 pLa Vita in Cristo e nella Chiesa n.1
gennaio 2018

Buon nuovo anno 2018! La rivista si arrichisce di nuove rubriche per la formazione degli animatori della liturgia. A partire da questo primo numero di gennaio troviamo L'angolo del sacrista (pp. 47-48) che offre preziosi contributi sull'importante ministero dei sacristi.

acquista


Condividi

la-formazione-del-lettore-9.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA