Il rapporto fraterno tra liturgia e musica

La raccolta Vox Cathedralis si apre, nelle prime pagine, con la presentazione di padre Enrico Masseroni, arcivescovo emerito di Vercelli. La riportiamo qui per intero: «Il VOX CATHEDRALIS è una pubblicazione che si inserisce nel percorso della Cappella Musicale della Cattedrale eusebiana, rinata circa dieci anni or sono, attraverso la bellezza architettonica, recuperata scrostando la polvere dei secoli, e il rinnovo dell'organo e delle istituzioni musicali. Il volume è pensato come primo contributo di una serie di pubblicazioni che raccoglieranno le musiche composte per il servizio liturgico della Chiesa Madre vercellese: salmi, antifone d'introito e di comunione, acclamazioni, inni, sequenze e mottetti vari. Le titolazioni hanno l'arte di esprimere un programma: le parole vantano una ricca potenzialità semantica.

Ripercorrendo i secoli con le diverse espressioni dell'homo religiosus, si constata come lo stesso abbia sempre sperimentato il bisogno di rivolgersi a Dio, anche attraverso l'armonia della voce. Per quanto riguarda la musica sacra, basta pensare agli autori della monodia gregoriana, della polifonia rinascimentale, dei salmi del tempo barocco, ai grandi operisti dell'Ottocento italiano; nessuno di loro è rimasto insensibile al mistero come dialogo tra l'uomo e Dio, affidato alla musica e al canto. Tra la liturgia e la musica, sin dagli inizi, c'è stato un rapporto fraterno. Quando l'uomo loda Dio, la sola voce è inadeguata: la parola rivolta a Dio trascende infatti i limiti del linguaggio umano. Per questo motivo il credente, in ogni tempo, ha cercato l'alleanza della musica.

Tra gli esperti di musica sacra si dice che oggi occorre ritornare alle sorgenti autentiche della riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II. Mons. Denis Silano ha tutte le qualità per mantenere alta l'identità della Chiesa Madre, che vanta il primato tra le chiese delle 117 parrocchie dell'arcidiocesi e di tutto il Piemonte, di cui è sede primaziale per l'antichità e per il legame con il protovescovo Eusebio».

La tradizione della Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli

Continua così la presentazione di padre Masseroni: «La Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli gode, quindi, di una riconosciuta e ammirata tradizione. Più volte ho ascoltato apprezzamenti che esprimevano il suo primato liturgico, anche nell'oggi, tra le cattedrali del Piemonte. In ordine al suono e al canto liturgico-corale, l'organico vercellese, in questi ultimi anni, si è diversificato raccogliendo oltre ai cantori, i solisti, il quintetto d'Ottoni e da ultimo anche il coro di voci bianche che porta il nome dell'antica istituzione fondata nel 1495 dal vescovo Bonivard: il Collegio degli Innocenti. L'attività della Cappella Musicale ha di recente promosso la nascita della Scuola Diocesana di Musica Sacra e la formazione musicale per i ragazzi, trovando pieno consenso da parte delle famiglie, che apprezzano l'iniziativa e raccomandano ai loro figli la partecipazione.

Mons. Denis Silano, a cui io stesso ho imposto le mani quindici anni fa, sa coniugare la sua vita tra le esigenze del suo ministero sacerdotale e l'attività musicale in cui ha profuso il suo talento soprattutto nella formazione e nel servizio fedele a questa diocesi, dimostrando un serio, disinvolto e qualificato impegno di cui la Chiesa eusebiana gli è grata. Lo stesso mostra di aver fatto una singolare sintesi, una sorta di armonia del suo essere prete: continua l'approfondimento della musica sacra e promuove il canto liturgico, dimostrando una particolare attitudine educativa. Don Denis porta così a piena maturità il talento musicale che lo aveva già guidato negli anni giovanili ed io volentieri accompagno, con le mie parole e la mia benedizione, questa sua iniziativa editoriale».

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