Tutta la vita in un «Eccomi!»

Immacolata Concezione della Vergine Maria - Solennità - Anno C - 2018

La vera devozione a Maria è l'umile imitazione del suo sì a Dio.

L'Avvento è il tempo liturgico che ogni anno ci stimola e ci incoraggia a rendere più deciso il nostro andare incontro al Signore che viene come giudice della storia. Questa sua seconda e definitiva venuta ci viene comunicata con la memoria dei fatti annunciati dai profeti e accaduti nella prima nascita a Betlemme. Ecco allora che ci vengono riproposti le profezie, i personaggi, le vicende di Zaccaria ed Elisabetta, di Giovanni Battista, di Maria e Giuseppe, di Erode, dei pastori e dei Magi, conosciutissimi, ma sempre capaci di stimolare nuovi pensieri, sentimenti e comportamenti per rendere più fresco e agile il nostro cammino incontro al Signore. Tra questi personaggi, la Chiesa ha voluto dare un rilevo particolare a quello che li riassume tutti: Maria. Lei infatti vive in maniera piena tutti gli atteggiamenti spirituali necessari per accogliere il Signore.

Tutto inizia con il suo: «Eccomi!». Senza il suo sì a Dio, tutta la storia della nostra salvezza così come la conosciamo non sarebbe iniziata. Senza il nostro "eccomi", cioè senza la decisione di abbandonare i nostri progetti per fare spazio a quelli imprevisti e imprevedibili di Dio, come ha fatto Maria, non ci può essere nessun autentico cammino incontro al Signore. Sì, possiamo pregare, celebrare riti, fare elemosine, ma sarebbero come quelli dei farisei. Perché la fede sia vera, è necessario dichiarare come Maria: «Sono la serva del Signore». Certo, non riusciremo mai a raggiungere la sua dedizione totale, ma la sua ci deve sempre essere davanti, se non come traguardo, almeno come stimolo e incoraggiamento.

Il suo "eccomi" a Dio diventa "eccomi" ai fratelli e alle sorelle. Forse ci pensiamo troppo poco, ma altrettanto grande come quello a Dio è il "sì" che Maria dice ai fratelli. La ragazza di Nazaret, ricevuta una missione così grande, non si chiude nella contemplazione, ma corre da Elisabetta per portarle aiuto e gioia. Il sì a Dio – troppo spesso lo dimentichiamo - è autentico soltanto se si traduce in aiuto ai fratelli.

Il suo "eccomi" non è stato la decisione di una volta, ma è divenuto la sua vita. Assuefatti come siamo ai racconti poetici del Natale, ci può sfuggire quale grandezza di fede questa donna sia stata continuamente chiamata a rinnovare di fronte a quello che accadeva in maniera spiazzante, rispetto a quello che umanamente poteva sperare. Definita dall'Arcangelo Gabriele madre del Messia, del discendente di David, del salvatore di Israele, Maria si trova ad accogliere il bambino Gesù fuori casa, in situazione di disagio e povertà. Abituati a vedere le toccanti e rasserenanti scene dei presepi e dei quadri, rischiamo di non comprendere quale "eccomi" sia stato necessario per accettare le strade di Dio, completamente al di fuori degli schemi e delle aspettative umane. Più volte l'evangelista ci avverte della sua difficoltà a comprendere ciò che accadeva. Allora il suo "eccomi" diventava custodire tutte quelle cose, meditandole nel suo cuore, accettando la fatica del non capire, fidandosi di Lui e affidandosi a Lui.

Ma il suo "eccomi" raggiunge il livello insuperabile sotto la croce. Lì non sarebbe bastata nemmeno la fede di Abramo. «Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine», aveva detto l'angelo. Chi avrebbe potuto credere che quelle parole rimanevano vere anche se la realtà dimostrava di smentirle in modo così drammatico? Soltanto Maria.

Il tempo liturgico dell'Avvento per risvegliare la nostra fede, per ridarle freschezza e generosità ci esorta con alcuni verbi: vegliare, alzare il capo, raddrizzare le vie del Signore. Possiamo riassumere tutto così: guardiamo Maria, ascoltiamo il suo "eccomi", facciamolo risuonare dentro di noi, pregandola umilmente e continuamente di aiutarci a pronunciare i piccoli "eccomi" che la fede ci chiede nel nostro andare incontro al Signore.


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