Vita, dolcezza e speranza nostra

Immacolata concezione della B.V. Maria - Solennità

Maria Immacolata stella luminosa sul mare della vita.

All’inizio dell’Avvento, la liturgia, che in sintonia con la parola di Dio non comunica per concetti e per ragionamenti complicati ma con personaggi, avvenimenti, parabole, propone Maria Immacolata, come modello e sostegno nel “vegliare”, per farsi trovare pronti all’incontro con il Signore, e nel “raddrizzare i suoi sentieri”, schiacciando con la sua protezione la testa al serpente, che non smette mai di mettere in campo le sue astuzie. Ecco le caratteristiche e i passaggi della sua fede.

Eccomi!

Maria ha detto: “Eccomi!” a Dio che la chiamava ad abbandonare i suoi progetti. Anzi, molto di più, perché la sua vita è stata un “eccomi” continuo. Sotto l’albero del bene e del male, non si è lasciata sedurre dall’apparenza che l’ha fatto sembrare a Eva e lo fa sembrare a tutti e sempre «buono da mangiare, gradito agli occhi, desiderabile per acquistare saggezza», resistendo all’illusione di poter diventare come Dio, e riconoscendosi creatura: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
“Serva” del Signore, perciò sorella, amica e compagna dei “servi” del Signore. Nel giardino dell’Eden Adamo diede la colpa a Eva che accusò il serpente. Maria invece «andò in fretta» da Elisabetta per portarle aiuto e gioia. Il suo sì a Dio è un sì ai fratelli.

Madre di Gesù

Ha dato alla luce Gesù, lo ha avvolto in fasce, lo ha deposto in una mangiatoia, accogliendo piccolo e bisognoso colui che le era stato annunciato «grande e chiamato Figlio dell'Altissimo», erede per sempre del trono di Davide. Maria non abbandona le strade di Dio, diverse da tutti gli schemi e le aspettative umane, anche quando esse diventavano davvero ardue da capire e da accogliere.

Madre nostra

A Cana, al contrario di Eva che aveva spinto Adamo a condividere la sua disobbedienza a Dio, Maria esorta il nuovo Adamo ad accelerare il suo compito di portare la gioia tra gli uomini.
Sotto la croce, con una fede più forte di quella di Abramo, vedendo Gesù sconfitto, umiliato, crocifisso ha saputo continuare a credere alla promessa dell’angelo: «il suo regno non avrà mai fine» ed è stata pronta ad accoglierci come suoi figli, per accompagnarci e darci forza nei momenti della croce, per guidarci verso la risurrezione.

Dal cielo

Dal cielo continua a essere – come recita l’antica preghiera del popolo cristiano – vita, dolcezza, speranza nostra; nostra avvocata quando le strade della nostra “valle” diventano difficili da capire, da accettare, da percorrere, perché non paganti e perdenti rispetto a quelle che i nostri occhi fanno sembrare buone, belle e desiderabili.

Stella del mare

Stella del mare (Stella maris) è uno dei titoli più antichi utilizzato per proclamare il ruolo di Maria come stella polare dei cristiani. Con esso la Vergine Maria è invocata come guida e protettrice sul mare della vita a volte tempestoso e ha bisogno di una stella che illumini le onde e guidi “i naviganti” verso il porto della pace e della fratellanza. La stella è Maria. Quando ci si sente smarriti e soli ci si può rivolgere con speranza e fiducia a questa madre amorevole pronta a offrire consolazione e guida.
Invochiamola affinché porti la pace a tutti e dovunque, in modo particolare nella sua terra, travolta da
una tragedia senza fine: «Ave, stella del mare, madre gloriosa di Dio, vergine sempre, Maria, porta felice del cielo. Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino».


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