Nowhere Special

Cineforum

Un padre che deve imparare a morire e un bambino che deve imparare a vivere. Un film semplice quanto eloquente, che sa mettere in poesia la crudeltà della vita.

Il Film

Partendo da un fatto realmente accaduto nel Regno Unito, il regista Uberto Pasolini narra la storia di John, padre trentenne di Michael un bambino di 4 anni. L'uomo, che lavora come lavavetri a Belfast, viene lasciato dalla moglie dopo la nascita del figlio. Si impegna con amore e dedizione per far crescere il suo bambino con un legame affettivo forte e generoso. Ma un giorno John scopre che gli restano pochi mesi di vita a causa di un tumore in fase terminale. Si mette allora alla ricerca di una coppia di genitori a cui affidare Michael dopo la sua morte e assicurargli così un futuro sereno. Mentre incontrano le coppie disposte all'adozione, John e Michael trascorrono il tempo raccogliendo ogni momento in uno scrigno prezioso di ricordi. Dopo i primi incontri John si rende conto che non è facile cogliere in poco tempo le qualità di una famiglia perfetta. Seppur esitante e dubbioso, accetta il sostegno di una giovane assistente sociale, disponibile a trovargli altre possibilità.

Per riflettere dopo aver visto il film

Nowhere Special è un film straordinario che affronta il tema della paternità e della malattia in chiave positiva. John vive una vita semplice svolgendo un lavoro umile ma onesto che gli assicura uno stipendio con il quale arriva con fatica a fine mese. La narrazione disegna l'inquietudine e il turbamento che esplodono nella vita di John e nello stesso tempo la sua forza di padre, vigile e affettuoso, verso quel figlio che è chiamato a lasciare per sempre. La sua esistenza viene sconvolta dalla scoperta della malattia incurabile e dalla preoccupazione per il futuro del suo bambino. Incomincia a cercare la famiglia ideale che possa accogliere il figlio con affetto e trasmettergli i valori in cui lui crede e sui quali lo ha educato. Il regista Uberto Pasolini ci narra con passione e sensibilità questa storia costruita con arte, capace di coinvolgere senza falsi sentimentalismi, aprendo una finestra sulla speranza. Anche se la morte grava su tutto, non le accorda la parola fine: è l'amore che emerge e regala emozioni.

Una possibile lettura

Nowhere special è un film che presenta l'attesa della morte parlando d'amore. Ha la delicatezza di imprigionare con piccoli gesti di partecipazione e complicità. Sviluppa come tema principale il rapporto tra padre e figlio, soffermandosi particolarmente sulla figura del padre. La vicenda è un tumulto di suggestioni. All'angoscia del genitore si contrappone il disorientamento di un bambino che, anche se piccolo, intuisce che sta accadendo qualcosa che lui non riesce a controllare. Uberto Pasolini esplora gli argomenti della malattia, della morte e dell'amore, con una visione aperta alla credibilità e alla speranza. Con grande dolcezza arriva a governare la tristezza con la quale lo spettatore viene immancabilmente investito. Troviamo nelle parole del regista la chiave di lettura di tutta la storia: «Ho voluto girare questo film non appena ho letto del caso di un padre malato terminale che tenta di trovare una nuova famiglia per suo figlio prima di morire. Sebbene la situazione in cui si trovano i personaggi principali sia molto drammatica, la decisione in sceneggiatura è stata quella di avvicinarsi alla storia in un modo molto sottile, discreto, il più lontano possibile dal melodramma e dal sentimentalismo».

Genere: Drammatico
Regia: Uberto Pasolini
Interpreti: James Norton (John), Daniel Lamont (Michael), Eileen O'Higgins (Shona), Valerie Kane (Celia), Chris Corrigan (Gerry), Louise Matthews (Laura), Keith McErlean (Philip)
Nazionalità: Italia, Regno Unito, Romania
Distribuzione: Lucky Red
Anno di uscita: 2020
Soggetto e Sceneggiatura: Uberto Pasolini
Fotografia: Marius Panduru
Musica: Andrew Simon McAllister
Montaggio: Masahiro Hirakubo, Saska Simpson
Durata: 96'
Produzione: Picomedia (Roberto Sessa), Red Wave Films - Nowhere Special (Uberto Pasolini), Digital Cube (Cristian Nicolescu), Rai Cinema Eurimages, CNC, MIBACT, Northern Ireland Screen
Valutazione del Centro Nazionale Valutazione film della Conferenza Episcopale Italiana: Consigliabile, poetico, Adatto per dibattiti
Tematiche: Amore-Sentimenti, Bambini, Dolore, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Fede, Lavoro, Malattia, Metafore del nostro tempo, Morte, Politica-Società, Povertà, Scuola, Solidarietà
Note:
- Presentato in Concorso nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2020.
- Il film è ispirato a una storia vera.


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