Sia Pasqua per il mondo!

Quanto è strana questa Pasqua... e quanto è difficile scrivere degli auguri mentre il mondo soffre, mentre la risurrezione non sembra l'esperienza che il mondo sta facendo in questo momento. Eppure noi sentiamo di essere strumenti di un annuncio che ha un augurio di novità per ognuno...

Quanto è strana questa Pasqua...
Dovremmo poter cantare l'alleluia gioioso della risurrezione, e invece qualcosa ci trattiene...
Avremmo voluto poter caricare i nostri auguri con allegria ed entusiasmo allo stato puro perché quello che la Pasqua inaugura è il tempo dello Spirito, tempo di annuncio, tempo di vita, tempo di effervescenza e novità.
Avremmo voluto che nelle nostre librerie, sulle nostre pagine social, nei nostri spazi digitali esplodesse la Pasqua così come l'avevamo sognata nelle nostre redazioni con i nostri autori: ricca di pagine e suoni e canti e immagini capaci di trasmetterne lo spessore, la radicalità, la potenza capace di rendere nuova la storia del mondo.
Avremmo voluto, ma la gioia è come strozzata in gola. Troppo dolore attorno a noi, tra noi... troppa sofferenza. Ancora troppa impotenza e insicurezza.
Le librerie, i magazzini, le tipografie, l'invio in stampa o i caricamenti sui database digitali sono diventati come luoghi che custodiscono la vita, anticamere di annunci di risurrezione. Tutto va reinventato, così come stiamo reiventando la nostra vita, le nostre relazioni, la pastorale, il lavoro, la didattica... ogni cosa! È come se la Pasqua non fosse realmente pasqua. È come se le mancasse qualcosa per celebrarla nel modo in cui ci saremmo aspettati.

Eppure, proprio oggi, proprio ora, l'annuncio pasquale risuona: Cristo è veramente risorto! Anche tra numeri di contagi, di guariti, di decessi che continuano a essere proclamati e attesi... Numeri che non sono solo numeri... Sono persone, amici, fratelli e sorelle. Sono parte di noi e del nostro futuro, così come lo sono stati del nostro passato. Tra speranze e sconfitte, proprio ora, nel tempo in cui l'illusione dell'efficientismo è crollata di fronte all'ingestibile e inatteso inedito, proprio ora, mentre la storia ci sta costringendo ad accettare la nostra impotenza, tra noi risuona l'annuncio pasquale. E risuona carico di tutta la sua dirompente vitalità.

Mai come questa volta ci è plasticamente davanti agli occhi il duello tra morte e vita.
Mai come questa volta, di fronte a un numero infinito di salme, ci sembra assurdo proclamare la vittoria irriducibile della vita sulla morte.
Eppure mai come questa volta farlo è necessario! Significa:
- essere capaci di pensare un oltre che non coincide con quello che i nostri occhi vedono;
- avere come prospettiva di esistenza non il qui e ora, ma un'eternità che ci appartiene da sempre e che proprio la risurrezione del Signore ci riconsegna;
- scegliere di non farsi bastare ciò che si ha e che si è, ma vivere costruendo già qui e ora spazi di prossimità concreta, di empatia coraggiosa, di umanità autentica che sa guardare, farsi carico, partecipare, condividere.
Perché questo è l'annuncio verace della risurrezione, parole e gesti di vita risorta che sanno far risorgere il mondo, le vite, gli incontri, le relazioni.

Oggi, risorgere è la sfida comune che come umanità siamo chiamati a vivere. Ma possiamo scegliere come risorgere, se de-collocarci rispetto a noi stessi e a una volontà di autodeterminazione per lasciarci spingere dal Risorto verso nuovi stili di esistenza e di relazione, o se continuare a combattere, da soli per ritornare a essere forti, influenti, determinanti come se la storia nulla ci avesse insegnato... come se nulla l'impotenza sperimentata a causa della Pandemia ci avesse sussurrato.
Non si tratta di arrendersi o di combattere. Ma di dire a se stessi se combattere per lasciarsi cambiare e migliorare da questa morte, da queste morti, e da questa risurrezione, o se combattere per rimettere le cose esattamente come stavano.
Dalla nostra risposta dipenderà la risurrezione del mondo, della storia, della nostra vita, delle nostre società, del nostro pianeta.

Noi vogliamo permettere al Risorto di generare una nuova creazione anche in noi, anche tra noi.
Un nuovo che possa risuonare tra le parole, i suoni e le immaginano che danno carne alla nostra missione.
Un nuovo che possa unire autori, autrici, compositori, musicisti, cantori, illustratori, narratori, redattori, arrangiatori in una rinnovata sinfonia di umanità, un'umanità nuova, perché risorta, perché capace di rinascere dalle ceneri e imparare un nuovo modo di esistere.
Buona Pasqua a tutti noi, a ogni nostra famiglia e comunità. La vita di Dio, lo Spirito del Risorto ci raggiunga e ci renda Pasqua per il mondo.


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