I magi venuti da lontano riconoscono nella stella l'invito a cercare la novità di Dio; Erode, invece, e con lui i sapienti di Gerusalemme, restano chiusi nel buio del loro cuore.
Entriamo nello spirito di questa scena seguendo le tappe proposte dall'itinerario (vedi introduzione ai momenti: guarda, ascolta, immagina, dona).
Dopo un canto iniziale intonato al clima proprio di questo tempo, si proietta o si consegna l'immagine proposta e si lascia uno spazio perché ciascuno possa esprimere ciò che lo colpisce.
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Epifania della potenza divina
Ammirabile Verbo incarnato
nel tuo apparire tenero corpo
tessuto e ricamato
nel giovane grembo di una Vergine,
tu, Figlio dell'Eterno fatto bambino,
sei l'impronta della sua sostanza... (continua)
Lettura dal vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12)
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo... (continua)
Attraverso la notte
È solo di notte che la stella si lascia scoprire. Solo quando gli ultimi raggi del sole sono stati inghiottiti all'orizzonte del mondo e i fuochi degli uomini si sono spenti, solo allora può brillare il chiarore della stella; o, piuttosto, solo allora l'occhio, non più saturo di luce, può finalmente discernere il discreto chiarore dell'astro. Per i Magi questa esperienza così semplicemente umana è diventata figura di un'altra avventura, tutta interiore, questa volta. In effetti, la scoperta di una stella, e di tutto quello che essa annuncia, non suppone forse una partenza, un viaggio, un esilio, e l'accettazione di una spoliazione? Attraverso il racconto delle loro peregrinazioni, il Vangelo di oggi ci invita a cogliere il valore interiore della loro scoperta.(...) Questi uomini, che hanno saputo abbandonare i sogni di luce, i sogni di Oriente, perché hanno saputo abbandonare tutto ciò che li teneva attaccati, eccoli arrivare a Gerusalemme e interrogare, chiedere. Pur essendo considerate persone sagge e sapienti, eccoli confessare la loro ignoranza. La stella li ha guidati fino alla loro notte personale, alla loro ignoranza, fino a quella soglia intima dove tutto diventa notte.
Sono pronti, ormai, a ricevere da un altro
ciò che avevano così a lungo cercato,
con le loro proprie forze.
Da: La sorpresa dell'incontro, di Dom Guillaume, Paoline
Si riprende l'immagine iniziale o la si proietta. La guida invita a considerare alcuni dettagli, ai quali l'autrice ha collegato un particolare significato simbolico:
- Il re Erode
- Il figlio del re Davide
- I re saggi
- I genitori
- I doni
A seguire, ciascuno può immaginare liberamente altre scene di vita, altri simboli, altri collegamenti con la Parola raffigurata, proclamata e ascoltata e condividere spontaneamente le proprie rappresentazioni con la preghiera di lode, invocazione, supplica che ne è scaturita.
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Come impegno conclusivo, a partire da quanto pregato, ogni partecipante riceve una piccola stella di carta dorata, sulla quale può scrivere un impegno a favore di persone deboli, minacciate in qualche forma da persecutori di oggi: per es. un gesto di solidarietà verso minori maltrattati, una partecipazione a iniziative di solidarietà organizzate da associazioni no profit ecc.
Progetto a cura della redazione Paoline.it
Immagine: Elaine Penrice
Redazione e scelta testi: Bruna Fregni
Preghiere: Autori vari
Voce: Franca Salerno
Brani musicale: Renato Giorgi, Ombre e luci, da TRA CIELO E TERRA, Paoline
Realizzazione tecnica: Eleonora La Rocca
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