Aprirsi!

Aspettando il Natale - II di Avvento

Avvento è un cammino, un andare verso, un uscire da, uno spostarsi da proprie posizioni (anche interiori) per aprirsi all'Evento, al darsi di Dio, all'incontro con l'Emmanuele, il Dio fattosi storia. Ci sono passi da compiere... e uno in particolare!

A che cosa dedichiamo questa seconda settimana di Avvento? Che cosa mettiamo al centro?
La liturgia fa zoom su Giovanni e su Maria e, pur in modo diverso, ci dice che su di loro «venne la parola di Dio». «Venne», proprio come il venire di qualcuno verso qualcun altro. Un venire fisico, reale. Un evento.
La Parola venne su Giovanni e Giovanni divenne voce.
La Parola venne su Maria e Maria divenne casa.
Per entrambi, anzi, in entrambi, accade qualcosa: la Parola li attraversa, li trasforma ma non rendendoli altro. No! La Parola entra nella loro vita, attraversa la loro umanità e la potenzia. Lui, uomo forte e determinato, radicale e appassionato, diventa la voce di Dio che penetra i deserti, che scuote, che non tentenna mai. Lei, donna aperta alla vita, predisposta per progetti personali a generare vita, diventa madre della Vita, aurora di una nuova creazione, tempio in cui Dio stesso sceglie di entrare e rimanere.

Giovanni e Maria, lasciandosi attraversare, diventano invito ad aprire la propria vita, a sciogliere le resistenze, a schiodarsi dalle paure. «Aprirsi a Dio», questo sembra essere il loro invito. Aprirsi a lui, aprirsi alla Parola che continua a venire anche per noi, ad accadere anche in noi; aprirsi per lasciarsi attraversare da Dio che sa e può rinnovare ogni cosa... noi inclusi.

Ma «aprirsi» non è una scelta fatta una volta per tutte. È una chiamata e al tempo stesso uno sfida con noi stessi. Gli ultimi tempi, segnati anche dalla pandemia, ci hanno abituato a chiuderci più che aprirci. Chiudere i sorrisi dietro una mascherina. Chiudere le porte per tutelare i più fragili... chiudere... e a quanto pare alcuni ci hanno anche preso gusto. Sembrerebbe essere più semplice stare dietro a uno schermo chiudendo se necessario microfono e videocamera. Al di fuori della poesia, chiudersi è più sicuro. Aprirsi è un rischio. Aprirsi è mettersi nelle mani dell'altro senza sapere come finirà. Aprirsi è povertà, e solo alla fine ricchezza. Per questo per noi, nel camminare oggi verso la Betlemme della nostra storia personale, aprirsi è una vera e propria chiamata, personale e comunitaria.
paoline aspettando il natale ii di avvento tassielli 1È scelta da fare in prima persona. Ma poiché è tutt'altro che semplice, è anche un esercizio da vivere, errore dopo errore, resa dopo resa, chiusura dopo chiusura.

Aprirsi è crescere

Aprirsi è un record personale da raggiungere e da rimettere costantemente in gioco, da veri e propri atleti della fede. Mai accontentarsi. Mai sentirsi arrivati. La storia, il rivelarsi di Dio, gli eventi (anche quelli inattesi o spiacevoli)... possono diventare un esercizio, un allenamento per allargare gli spazi del cuore e accogliere il darsi di Dio, il suo farsi luce nelle tenebre.

Coinvolgiamo i più piccoli!

Aprirsi è un cammino da ricominciare quotidianamente, un atteggiamento su cui allenarsi e crescere un tantino ogni giorno. In questo percorso sarà importante coinvolgere anche i bambini.
A loro il calendario di AvventoAspettando il Natale in questa seconda tappa propone piccoli gesti all'insegna dell'apertura e dell'accoglienza. Sarà importante come adulti aiutarli, motivarli, sostenerli nelle piccole azioni che saranno chiamati a compiere.
È la settimana in cui anche loro saranno invitati a scoprire in Maria, la mamma di Gesù, un modello di apertura, non solo agli altri ma anche a Dio.
Sia che siate nonni, o genitori, o catechisti, trovate il tempo di pregare con loro il testo che di seguito riportiamo. Testo che potrà anche essere scaricato e condiviso sui social, pregato in famiglia o in parrocchia come preghiera conclusiva della celebrazione eucaristica.
Inoltre, per il percorso da vivere con i bambini, vi rimandiamo anche allo specifico articolo Aspettando il Natale.

Preghiera

Con il cuore aperto

Cara e tenera madre Maria,
ti guardiamo, e tu sei per noi
il modello di ogni sì detto al Signore,
dell'ascolto accogliente della sua Parola,
dell'apertura totale alla sua volontà.

Insegnaci, Madre bella, ad aprirci a lui.
Insegnaci, Madre pura, a fidarci di lui.

Il nostro cuore, le nostre mani,
i nostri desideri diventino
una casa nella quale Lui,
il Creatore del mondo,
può entrare per renderci nuovi,
belli, aperti come te, Maria,
pronti ad accogliere anche nel nostro cuore
il Signore che viene.

Noi ti aspettiamo, Signore Gesù,
vieni!


Condividi

aprirsi.html

Articoli correlati

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato su iniziative e novità editoriali
Figlie di San Paolo © 2024 All Rights Reserved.
Powered by NOVA OPERA