Nella prima domenica di Avvento, l'evangelista Matteo ci invita a mantenerci desti, attenti ai segni dei tempi, per accogliere prontamente la venuta imprevedibile del Signore.
Entriamo nello spirito di questa scena seguendo le tappe proposte dall'itinerario (vedi introduzione ai momenti: guarda, ascolta, immagina, dona).
Dopo un canto iniziale intonato al clima proprio di questo tempo, si proietta o si consegna l'immagine proposta e si lascia uno spazio perché ciascuno possa esprimere ciò che lo colpisce.
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Vieni sempre, Signore
Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore... (continua)
Lettura dal vangelo secondo Matteo (Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo»...(continua)
Come un ladro
Mi ha sempre inquietato l'immagine del Signore che viene come un ladro nella notte. Cerco di capire, perché Dio non è un ladro di vita. Mi sembra una bestemmia. Per prima cosa il Vangelo non parla della mia morte, magari improvvisa, perché il ladro non viene per prendere la vita, ma parla di un incontro improvviso, di un ritrovarsi faccia a faccia inatteso, dell'irrompere di Dio nella casa. Il Signore è un ladro ben strano: non ruba niente, dona tutto, viene con le mani piene. Ma prima devi fare il vuoto di cose inutili, di cose che non saziano, altrimenti ciò che ti porta non ci sta. Ed è così che ti cambia la vita, che mette a soqquadro la tua casa, che la rende ricca: di volti, di orizzonti, di forza.
Ecco allora che affiora alle labbra la preghiera:
«Vieni, Signore, prendi quello che e prezioso per te,
questo povero cuore, e poi ridonamelo armato di luce»
Da: Le ragioni della speranza, Commenti ai Vangeli domenicali, Anno A, di Ermes Ronchi, Paoline.
Si riprende l'immagine iniziale o la si proietta. La guida invita a considerare alcuni dettagli, ai quali l'autrice ha collegato un particolare significato simbolico:
- Il buio e la luce
- L'anziano e il cielo stellato
- L'arca e la promessa
- Le pantofole
A seguire, ciascuno può immaginare liberamente altre scene di vita, altri simboli, altri collegamenti con la Parola raffigurata, proclamata e ascoltata e condividere spontaneamente le proprie rappresentazioni con la preghiera di lode, invocazione, supplica che ne è scaturita.
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Come impegno conclusivo, a partire da quanto pregato, ognuno ricava un messaggio con cui preparare un biglietto di augurio di Buon Natale da inviare alle persone conosciute, a mano, per posta o via Internet.
Progetto a cura della redazione Paoline.it
Immagine: Elaine Penrice
Redazione e scelta testi: Bruna Fregni
Preghiere: Autori vari
Voce: Franca Salerno
Brani musicale: Sandro Di Stefano, Notturno, da FRAMMENTI DI LUCE, Paoline
Realizzazione tecnica: Eleonora La Rocca
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