Questo libretto è uno strumento di preghiera da consegnare direttamente ai bambini per aiutarli a scoprire la preghiera del Rosario. Oltre a imparare questa antica preghiera cristiana, ripercorrendo i «misteri» della vita di Maria e di Gesù accosteranno le loro storie, arricchendo così quanto avranno già ascoltato durante la catechesi in parrocchia.
Ciao, che aspetti? Sfogliami! Queste pagine ti aiuteranno a conoscere meglio Maria di Nazaret e Gesù, suo figlio e nostro Signore. Come? Attraverso i misteri del Rosario.
Cos'è il Rosario?
È possibile che tu abbia già sentito questa parola, magari in chiesa oppure a casa o dai nonni. La parola «Rosario» indica almeno due cose:
«Dire il Rosario» significa invocare l'aiuto di Maria pregandola in un modo particolare, cioè attraverso la recita ripetuta dell'Ave Maria.
L'Ave Maria è formata da due parti. Nella prima ripetiamo sia le parole che l'angelo Gabriele rivolse a Maria quando le annunciò che sarebbe diventata la mamma di Gesù sia quelle di Elisabetta:
Ave, o Maria, / piena di grazia, / il Signore è con te, / tu sei benedetta fra le donne / e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
La seconda parte è una preghiera di aiuto rivolta direttamente a Maria:
Santa Maria, Madre di Dio, / prega per noi peccatori, / adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Per pregare il Rosario bisogna ripetere cinquanta volte l'Ave Maria. La corona del Rosario è suddivisa in cinque gruppi, ognuno con dieci «grani» (è così che si chiamano le palline). Questo significa che il Rosario è composto da cinque misteri; per ogni mistero si pregano dieci Ave Maria. I grani ti serviranno proprio per tenere il conto... e soprattutto la concentrazione.
La recita di una cosiddetta decina (dieci Ave Maria) dura alcuni minuti, un tempo sufficiente cioè per ricordare (meditare) alcuni eventi importanti della vita di Gesù e di Maria, sua madre.
Ognuno di questi momenti viene chiamato «mistero», ma questo non significa che ci troviamo di fronte a cose incredibili o impossibili da conoscere!
Sono «misteri» perché ci mostrano cosa Dio ha fatto per noi e quanto grande sia il suo amore... e per questo ci stupiscono, ci lasciano a bocca aperta.
Per esempio, quando preghi la decina del Rosario che ricorda il «mistero» della nascita di Gesù nella grotta di Betlemme, tu sei invitato a scoprire la nascita di Gesù, nato da Maria come un normale bambino, nello stesso modo in cui sei nato anche tu.
Quello che ci stupisce è la presenza di Dio. Lui partecipa a questo evento in un modo del tutto particolare: attraverso i suoi angeli avvisa i pastori della nascita di Gesù; poi indirizza i Magi, che vengono da terre lontane, verso la grotta; e infine protegge Gesù, Giuseppe e Maria dalla cattiveria di re Erode.
I «misteri», facendoci ricordare la vita di Gesù, ci aiutano a pregare e ci permettono di chiedergli: «Gesù, come hai fatto a essere così buono?».
È davvero un «mistero». Un mistero che ci fa gioire e ci riempie il cuore.
Gli episodi della vita di Gesù sono raccolti in quattro gruppi, ognuno dei quali comprende cinque misteri.
I misteri della gioia (o gaudiosi) ci fanno ripercorrere l'infanzia di Gesù, dall'invito fatto a Maria dall'angelo Gabriele – diventare la mamma di Gesù –, fino all'episodio della visita di Gesù e dei suoi genitori al tempio di Gerusalemme, avvenuta quando Gesù aveva dodici anni.
I misteri della luce ci fanno ripercorrere i momenti della vita di Gesù dal battesimo, ricevuto nel fiume Giordano, all'Ultima Cena con gli Apostoli.
I misteri del dolore ci fanno ripercorrere gli ultimi avvenimenti della vita di Gesù, dalla preghiera nell'orto degli Ulivi fino alla sua morte in croce.
I misteri della gloria ci fanno ripercorrere la bellissima esperienza della risurrezione di Gesù e la partecipazione di Maria, sua madre, alla stessa risurrezione.
Per tradizione ogni giorno della settimana è abbinato alla recita di uno dei quattro gruppi. Questa è la successione:
lunedì: i misteri della gioia; martedì: i misteri del dolore; mercoledì: i misteri della gloria; giovedì: i misteri della luce; venerdì: i misteri del dolore; sabato: i misteri della gioia; domenica: i misteri della gloria.
Però è possibile meditare e pregare alcuni misteri anche in base a situazioni o feste liturgiche.
In occasione della morte di una persona si pregano i misteri del dolore. A Natale, i misteri della gioia. A Pasqua, i misteri della gloria. Nel Venerdì Santo, i misteri del dolore. Nel giorno del nostro battesimo, i misteri della luce.
Se ti piace il gioco del calcio saprai che una partita giocata dagli adulti dura ben 90 minuti. Anche i bambini giocano a calcio, ma nei loro tornei una partita dura molto di meno, perché hanno meno resistenza. Così è per il Rosario.
Quando si è piccoli la recita del Rosario composto da cinque decine (cinquanta Ave Maria) può risultare molto impegnativa. Sarebbe perciò saggio cominciare a piccoli passi, recitando una sola decina. Il mio consiglio è quello di soffermarti su un solo mistero, scegliendo quello che ti attira di più.
Fai attenzione anche a un'altra cosa: la ripetizione delle Ave Maria non è cosa difficile; il difficile sta nel mantenere la concentrazione sulle parole che spesso corriamo il rischio di «pregare a macchinetta»: mentre la bocca recita la preghiera, la mente se ne va da un'altra parte. E questo non è molto bello! Per aiutarti a pregare con tutto il cuore... potresti tenere gli occhi fissi su di un'immagine che riguarda il mistero su cui vuoi meditare; o immaginartela con la fantasia e pensare al significato dell'azione compiuta da Gesù o da Maria; o ancora memorizzare il simbolo collegato al mistero e che questo sussidio ti farà scoprire.
Dopo aver pregato sarebbe molto bello trasformare la tua preghiera in un impegno concreto.
(Enrico Bastia - Bassano Padovani, Introduzione, in Mamma che sei nei cieli. Il Rosario a misura di bambino, Paoline 2018, Milano)