Maria, pulpito della Parola

1. Maria luce di Dio

Ottobre, mese mariano e mese missionario. A Maria, stella dell'evangelizzazione e "pulpito della Parola", è dedicata questa traccia di preghiera - prima di altre cinque - ispirata, quasi interamente, dal libro "Maria luce di Dio" (Paoline), di Elena Bulzi e Flaminio Fonte. 

Pilgram, pulpito pietra arenaria Vienna (particolare)La rivelazione del mistero di Dio è contenuta nella Scrittura, udita dagli apostoli - testimoni veraci del Signore - proclamata da ogni pulpito e, nella Tradizione viva della Chiesa, trasmessa dai Padri e testimoniata dai santi. In Maria, il silenzio si è fatto Parola, la distanza è divenuta presenza, il Mistero si è fatto messaggio, l'incontro si è fatto alleanza d'amore. Te Maria, desideriamo contemplare in questo tempo di preghiera, come annunciatrice del Regno e pulpito della Parola.


Maria portatrice di gioia

Canto: Vergine dell'annuncio  (Autori vari,  Nella gioia della fede, Paoline)

Breve spazio di silenzio contemplativo davanti all'immagine della Madonna del Magnificat di Sandro Botticelli

In ascolto della Parola

Madonna del Magnificat - Sandro Botticelli - FirenzeDal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-56)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto".
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore...» (continua)

Pausa di silenzio

Contemplando la Parola

Guida: Contempliamo Maria nel suo slancio di gioia dinanzi all'opera che Dio ha compiuto in lei, cambiando totalmente la sua vita e, in Lei, quella di ogni uomo e donna della storia.
Ci poniamo in ascolto contemplativo della riflessione sulla Parola ascoltata e interveniamo con il canto del canone di Taizè:

Magnificat, magnificat, magnificat anima mea Dominum.
Magnificat, magnificat, magnificat anima mea.

L. Elisabetta e Maria: due donne importanti l'una per l'altra. A casa di Elisabetta Maria ha sentito intonare una Beatitudine che le ha permesso di comprendersi meglio e di capire un po' di più quanto le stava accadendo. Ed è per recarsi da Elisabetta che Maria ha intrapreso il suo primo impegnativo viaggio, ed è con lei che Maria si è sentita confermata nella bontà splendida e rischiosa della scelta compiuta acconsentendo alla proposta dell'angelo.
Ed esattamente in questo momento Maria prorompe in un canto di lode, il Magnificat, in cui riconosce che l'oggi della salvezza è già presente, e lei lo sa, lo sente, lo vive. Il regno di Dio non è più una realtà che accadrà in un futuro dai contorni indefiniti, ma è già oggi, e lei, giovane donna di Nazaret, lo sta facendo crescere nel proprio corpo e grazie al proprio corpo.

Breve pausa di silenzio

T. Magnificat, magnificat... (continua)


La Parola nella nostra vita

paoline 1 annuncio regno magnificat botticelli firenze part

Guida: Gesù continuerà a cantare la melodia del Magnificat nelle Beatitudini e in tutta la sua vita, fino alla croce.
Le Beatitudini sono il Magnificat tradotto attraverso lo sguardo e le azioni di Gesù; sono la trasposizione fedele del modo di guardare e di fare del Padre, del sogno che da sempre egli coltiva per l'umanità, ma non senza l'umanità. Gesù, in perfetta sintonia con il Padre, non dice agli uomini che cosa «devono» fare: la libertà è il requisito indispensabile per essere costruttori collaborativi e creativi del Regno, e non schiavi.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,20-26)
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati... (continua)

 Breve spazio di silenzio

L. Con le Beatitudini Gesù dispiega la mappa del sogno di Dio custodito nei secoli e ne indica le fondamenta e i piloni portanti, che esistono già e sono ben solidi. L'edificazione, poi, ci chiama in causa potentemente (come dimostrano i verbi al futuro): è lo spazio delle nostre scelte, quello in cui decidere quale tipo di figli vogliamo essere.
Con queste parole e con i suoi gesti di accoglienza e di guarigione, con i suoi sguardi di tenerezza, con lo stupore per lo splendore dei gigli nei campi, Gesù continuerà a edificare il regno di Dio, mostrando quale volto ha un Dio che è Padre, e facendo come lui.

Spazio di confronto della Parola ascoltata e contemplata con la mia vita

Canto: Madre dei poveri  (Autori vari, La messe è molta, Paoline)

Preghiera spontanea di lode, ringraziamento, supplica.

Padre Nostro

Canto finale: Vangelo Vivente  (Autori vari, La messe è molta, Paoline)


La Parola nella vita quotidiana

  • Che cosa ci rende felici davvero?
    Immaginiamo di ribaltare la logica della «saturazione» imperante e proviamo a togliere, togliere...

  • Le Beatitudini ci parlano di come Dio vede le persone e i rapporti tra loro.
    Proviamo a considerare come sarebbe la nostra vita se la vivessimo nella prospettiva delle Beatitudini: che cosa accadrebbe? 

 



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La serie delle preghiere: Maria luce di Dio

1. Maria, pulpito della Parola | 2.   Maria, dimora della Parola | 3. Maria donna delle Periferie | 4. Maria, madre del dolore | 5. Maria, dimora dello Spirito

L'immagine del pulpito

All'inizio o alla fine della preghiera si può condividere con il gruppo o la comunità parrocchiale un tempo di contemplazione - riflessione sul significato del Pulpito, partendo dall'immegine rappresentato nel volume "Maria luce del mondo p. 57,da cui è tratta questa preghiera

Pilgram, pulpito pietra arenaria ViennaIl grandioso pulpito della cattedrale di Santo Stefano in Vienna è un capolavoro del gotico internazionale. Fu eretto tra il 1514 e il 1515. Tradizionalmente è attribuito ad Anton Pilgram (1460-1515), e per questo motivo è chiamato Pilgramkanzel (pulpito di Pilgram), anche se oggi lo si ritiene opera, sia pur con la collaborazione di Pilgram, dello scultore olandese Nicolaes van Leyden.

La base del pulpito è esagonale. Al centro si trova un pilastro polistile con dodici nicchie dalle quali si affacciano gli apostoli e attorno sei piccoli pilastri, sempre polistili, con ciascuno tre nicchie contenenti figure di santi. Sulla balaustra sono raffigurati a mezzo busto i padri della Chiesa latina: Agostino, Gregorio Magno, Girolamo e Ambrogio. Vengono chiamati guardoni perché, sporgendosi dal pulpito, paiono osservare i passanti. Il programma iconografico è chiaro: la rivelazione del mistero di Dio è contenuta nella Scrittura, udita dagli apostoli, i testimoni veraci del Signore, e proclamata sul pulpito e nella Tradizione viva della Chiesa, trasmessa dai Padri e testimoniata dai santi.

Sul retro del pulpito, il corrimano della grande scala è popolato da rospi e salamandre, che si affrontano a coppie, simboleggiando la battaglia tra il bene e il male. Le salamandre, o lucertole, che cercano i raggi del sole, rappresentano, secondo i Padri, l'uomo che anela a Cristo, mentre le rane, che vivono nelle paludi, evitando la luce del giorno, sono emblema del male. Per il bestiario medioevale, infatti, la rana, il rospo e gli anfibi in generale sono sempre immagini del grande drago, il serpente antico dell'Apocalisse, e delle sue nefaste opere. Alla fine della scala si trova un cane di pietra, simbolo della fede, immagine del predicatore che deve scacciare con la parola evangelica gli animali diabolici che insidiano la vita degli uomini. Il predicatore, salendo sul pulpito, tocca con la mano rospi e salamandre: in tal modo è invitato a ricordare non solo che questa battaglia si compie ogni giorno, ma soprattutto che la parola che sta per pronunciare deve essere di aiuto a dissipare le tenebre, affinché la luce pasquale sorga in ogni cuore.

Maria luce di Dio - Paoline

Maria luce di Dio

Un bel volume, per ripercorrere, attraverso l'arte, tutti i misteri del Rosario, riscoprendo così lo stesso mistero di Cristo. Maria diventa allora quella luce particolare che illumina il mistero di Dio. Elena Bulzi, di ogni mistero del Rosario, offre una lettura spirituale al femminile; Flaminio Fonte aiuta a «entrare» nell'immagine da un punto di vista tecnico-artistico.

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cd: La messe è molta - Paoline

La messe è molta
Canti per la veglia missionaria

Il CD contiene 18 canti e il libretto con i testi. Una proposta musicale per le veglie di preghiera. Brani selezionati dal repertorio liturgico-musicale delle Paoline e composti dagli autori tra i più conosciuti per la liturgia (Frisina, Baggio, Ricci, Buttazzo, Galliano, Parisi, Cento).

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