Pasqua di Risurrezione: dono di tutti, nessuno escluso

Per celebrare la gioia della Pasqua, proponiamo un momento di riflessione e di preghiera ispirato a un'omelia di Giuseppe Dossetti e a un messaggio di papa Paolo VI

Introduzione

Ci introduciamo a questo momento di riflessione di preghiera sull'evento luminoso della Pasqua del Signore con la visione di un video. Possiamo poi meditare sui brani proposti, tratti da un'omelia pasquale di Giuseppe Dossetti, sottolineando le espressioni che più ci colpiscono e ci fanno riflettere.

In fondo al testo trovi il video, oppure puoi scaricarlo

Pasqua: dono per tutti, nessuno escluso

Ciò che è avvenuto in questo giorno di Pasqua
è avvenuto per tutti gli uomini
e non c'è nessuno che sia escluso
da questo dono, da questa grazia, da questa salvezza;
nessuno è escluso dal timore e dalla gioia grande
dall'estasi del sepolcro vuoto
nessuno è escluso dall'incontro col Signore Risorto...

Questo evento esplode in tutto l'universo,
ma esplode partendo da un punto.
E il punto è quel sepolcro vuoto,
è quell'uomo cercato fra i morti
e incontrato come vivo:
questa è la parola che è stata evangelizzata
per primi ai figli di Israele per mezzo di Gesù Cristo.

Dono di vita che trasforma

Questa parola si dilata all'universo,
trasforma tutti gli uomini
dona la vita risorta a tutte le creature di Dio,
partendo però da Israele
e comunicandosi a tutti per mezzo unicamente
di quell'uomo che è Gesù,
il Cristo morto e risuscitato...

Vera e falsa vittoria

E questa Parola cammina.
Cammina per le vie del mondo,
con successi o insuccessi,
con creduti successi che talvolta sono in realtà
delle vere sconfitte,
che pesano sul cammino della Chiesa per centinaia di anni
e con insuccessi che sono invece delle vere grandi vittorie
che la liberano, la spiritualizzano,
la fanno vincitrice vera.

Forza divina e pegno di gloria

Non su un piano psicologico, dunque,
ma, secondo il Signore,
sul piano di una virtù divina che viene sprigionata da Lui
dal suo corpo vivente e, ancor più,
dal suo corpo glorioso nel giorno di Pasqua
nella Pasqua di tutta la Chiesa
nella Pasqua di tutta l'umanità e di tutta la storia.

di: Giuseppe Dossetti, Omelia della Messa del giorno di Pasqua, 2 aprile 1972, in Omelie e istruzioni pasquali, Paoline


In ascolto del Risorto

Come i discepoli di Emmaus, ascoltiamo il Signore che apre la mente e il cuore al mistero della sua Risurrezione.

Lettura: Vangelo di Luca 24,25-35

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero:

«Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.

Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

discepoli emmausProclamiamo la nostra fede

In risposta alla Parola ascoltata, esprimiamo la nostra fede nel Risorto, che ci rende testomini ed annunciatori di questa splendida notizia

Quel Gesù, che nacque a Betlemme da Maria Vergine,
che fu vaticinato dai profeti e fu maestro in mezzo al popolo d'Israele,
che fu da alcuni riconosciuto e amato, da molti respinto, e poi esecrato,
condannato, crocifisso, e morì e fu sepolto,

È risorto, è veramente risorto,
al mattino del terzo giorno;
ha ripreso vita vera, nuova, soprannaturale,
vincendo per sempre la grande nemica, la morte.
è risorto!

Come possiamo noi
fare echeggiare nel mondo una tale notizia?
Noi siamo testimoni di questo fatto.

Siamo la voce,
che si perpetua di anno in anno nella storia,
Siamo la voce,
che si diffonde in cerchi sempre più larghi nel mondo,
Siamo la voce,
che ripete la testimonianza inconfutabile
di coloro che primi lo videro con i propri occhi
e lo toccarono con le loro mani
e avvertirono la novità e la realtà del fatto trionfante
sugli schemi d'ogni naturale esperienza;

siamo i trasmettitori, da una generazione all'altra,
da un popolo all'altro, del messaggio di vita
della risurrezione di Cristo.

Siamo la voce della Chiesa, per questo fondata,
per questo diffusa nell'umani¬tà, per questo militante,
per questo vivente e sperante,
per questo pronta a confermare
col proprio sangue la propria parola.

È il messaggio della fede che, come tromba d'angelo,
squilla ancor oggi nel cielo e sulla terra: È risorto!
Il Cristo è risorto!

Paolo VI, Messaggio Urbi et Orbi 1964, in: Il Credo del popolo di Dio, Paoline

 


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