Se i Superiori e le Superiore generali dei 10 Istituti che compongono la Famiglia Paolina hanno fatto questa scelta, ci sarà sicuramente un motivo... Questo tempo particolare riguarda noi, Figlie di San Paolo, ma anche la Chiesa in cui operiamo e i giovani, destinatari del nostro annuncio.

La nostra congregazione ha quasi 104 anni di vita e, rispetto ad altre, non è molto antica... è giusto giusto arrivata alla fase di camminare con le proprie gambe. Avete presente quando, lasciata la casa di mamma e papà, è tutto da inventare? Ecco, alla fase della fondazione e dell'entusiasmo degli inizi quando erano ancora vivi i nostri fondatori, è succeduta quella dell'approfondimento, della strutturazione e, a volte, questo ha generato un po' di scoraggiamento e qualche fatica... Ora, invece, è tempo, come dice san Paolo, di «ravvivare il dono di Dio» e questo lo possiamo fare solo se siamo consapevoli che in tutti questi anni un po' di polvere si è annidata negli angoli del cuore e forse anche altrove...

«Ravviva il dono di Dio», cioè il fuoco, la passione per il Signore.
La nostra esistenza non si regge semplicemente su cose da fare, su ruoli da interpretare o reinterpretare. La passione per il Signore: questo è quello che conta! Dobbiamo riattivare la memoria perché il passare del tempo rischia di indurre smemoratezza, di farci dimenticare il movente che ci ha spinte a consacrarci a Dio. Il quotidiano stesso, gli impegni della vita religiosa ci possono allontanare dal fondamento della vita, dal motivo profondo che è uno solo: seguire Cristo, amare Lui, stare con Lui, vivere con Lui, come lo è stato per i primi apostoli e per le prime sorelle della nostra Congregazione. Anche con l'età che avanza e le forze che diminuiscono se avremo custodito questo tesoro prezioso che portiamo in vasi di creta, la nostra vita potrà irradiare la luce di Cristo. Ogni vocazione, infatti, deve essere scelta e riscelta ogni giorno, ringraziando Dio per i doni ricevuti, primo fra tutti quello della fede, consapevoli, come dice san Paolo, di far parte di un unico corpo.

E allora, proprio perché siamo Figlie di un tale Padre, in quest'anno, ci impegniamo a riscoprire con gioia il dono della nostra vocazione paolina proponendo ai giovani, futuro di Dio, la santità come "il volto più bello della Chiesa".

Avremo 365 giorni per ricordarci che «il dono totale di sé alla causa del Vangelo è qualcosa di stupendo che può dare un senso a tutta una vita» (Papa Francesco) e non si può tenere solo per noi la gioia di aver incontrato il Maestro della propria esistenza.

Come realizzeremo questo? Pregando e collaborando insieme come Famiglia, annunciando il Vangelo nel mondo dei social, ma anche nelle librerie, nelle redazioni e in tutti i campi del nostro apostolato, cercando di raggiungere i più giovani proprio lì dove vivono, amano, sperano, studiano, lavorano...
Saranno solo parole?

Vi invitiamo ad accompagnarci con la preghiera perché lo Spirito, per l'intercessione dei nostri santi, discenda abbondante su di noi, sulle varie iniziative e sulle riflessioni che proporremo per non custodire solo nel cuore il grande dono del carisma che ci è stato dato.
Buon anno vocazionale!

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