Condividere e annunciare la Parola

La necessità di sviluppare il dialogo tra le religioni non può distogliere l'attenzione dal cammino ecumenico, ovvero il percorso di riconciliazione tra le confessioni cristiane, nel quale lavorano molti organismi, come il Segretariato Attività Ecumeniche.

Nel tempo attuale si sente fortemente la necessità di un dialogo tra le religioni con particolare riferimento alle tre grandi tradizioni storiche: ebraismo, cristianesimo e islam. L'urgenza in questo campo sembra avere messa da parte fino a giudicare irrilevante la questione del dialogo ecumenico, cioè la necessaria intesa e auspicabile riconciliazione tra le confessioni cristiane: cattolici, comunità della Riforma, ortodossi. In realtà solo una cristianesimo che ritrovi l'unità può essere la piattaforma per il dialogo interreligioso.

 Ecumenismo e dialogo interreligioso

Spesso si confondo dialogo ecumenico con incontro interreligioso. Il primo è riferito al confronto tra le confessioni cristiane (cattolici, protestanti e ortodossi) mentre il secondo intende parlare dei cristiani tutti insieme che diventano partner di un possibile scambio con le altre religioni.

È ovvio che tutte le confessioni cristiane hanno in comune uno zoccolo duro unico e imprescindibile: la fede in Gesù crocifisso e risorto. La storia della Chiesa ha portato a successive separazioni più o meno conflittuali che oggi sembrano fondate su questioni irrilevanti, relative soltanto alla dottrina e alle definizioni dogmatiche, che non sembrano avere alcun effetto sull'esperienza della fede. Per certi aspetti è vero, per altri no perché dal modo di pensare il deposito della fede scaturisce una dinamica diversa per ciascuna confessione e dunque una fisionomia dell'essere Chiesa.

 La Bibbia è sempre il fondamento dell'unità

Da tempo il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) si adopera per realizzare incontri e scambi che mettano in comunicazione le confessioni cristiane, mantenendo uno sguardo attento e una considerazioni speciale per la fede ebraica. Non si deve infatti dimenticare che l'apostolo Paolo dice ai cristiani di Roma che gli ebrei sono i padri della fede come una radice santa in cui si è innestata la fede dei cristiani.

Per annunciare oggi il Vangelo

Il volume qui presentato raccoglie gli Atti della 50a Sessione di formazione ecumenica. In essi domina la centralità della Parola cioè della Scrittura la quale è terreno in cui ritrovare l'unità perduta. Nei saggi qui raccolti emerge che nel dialogo ecumenico la Bibbia è la "parola da accogliere, annunciare e insieme testimoniare" (Marianita Montresor).

La meta di questo sforzo teologico e biblico però non si riduce né soltanto a un'esortazione spirituale personale né al puro gusto di sondare le pagine evangeliche. Lo spirito dell'incontro SAE è quello di individuare strade percorribili per annunciare il vangelo oggi.


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