«Non c'è nulla di così sventurato quanto un uomo che non ha mai sofferto». (Joseph de Maistre)
La condizione umana ha la strana caratteristica di fare sempre molta fatica a sapere sul momento che cosa è bene o male per noi. Chi avrebbe l'idea di andarsi a cercare ostacoli, fallimenti, fatiche, sofferenze? E comunque chi avrebbe l'idea di contestare che sono soprattutto gli ostacoli, i fallimenti, le fatiche, le sofferenze a forgiare una personalità e fondare un destino?
Rilke aveva questo motto sorprendente: «Dover tenere alle difficoltà è una certezza che non ci deve abbandonare. È bene essere soli perché la solitudine è difficile. Il fatto che una cosa sia difficile deve essere per noi una ragione in più per tenervi». La prova rivela sempre la nostra personalità: mettendoci con le spalle al muro ci porta a far ricorso alle nostre risorse più preziose.
Dobbiamo riuscire a renderci conto che tutto ha un senso e che il male che ci capita è spesso più vicino al bene di molte situazioni favorevoli. Ricordiamoci quanto aveva notato Diderot: «Un bene presente può essere in futuro fonte di un grande male; un male, la fonte di un gran bene».
Da: François Garagnon, Il cuore dei giorni, Paoline