Come la foglia

Misericordia in pillole

"Ogni foglia che cade scopre un pezzo di cielo" (Rocco Quaglia).

La foglia, una foglia, a che serve?
A fare ombra, certo, ma non da sola.
Tant'è che, se cade, l'albero continua a vivere e a fare ombra.
Comunque, nell'insieme della pianta, di qualsiasi tipo o famiglia,
una foglia caduta può lasciare un vuoto che permette una veduta più ampia,
esattamente un pezzo di cielo che è lassù, in alto e supera tutte le barriere.

Una foglia non è essenziale alla vita della pianta.
E' un accidente, un accessorio.
Come tante piccole cose della vita di ogni giorno, ma che,
non prese nel loro esatto valore, possono incidere su tutta l'esistenza.
Dobbiamo capire e cogliere quanto non può
e non deve essere sconosciuto, 
disapprovato, non accolto. 

Concretamente può essere utile o necessario passare
dall'evanescente all'intramontabile, dal passeggero all'immortale,
da ciò che decisamente non conta allo stupore dell'essenzialità.
Dall'ombra a quella luce, dove ogni evento, ogni cosa, ogni persona,
tutto, è visto e preso in considerazione nella sua più vera identità.
Senza cedimenti malsani o ricerche subdole, non vere.

Romano Battaglia con acuto spirito di osservazione ha scritto:
"Prendi una foglia e mettila davanti agli occhi:
coprirà la luce e il resto del paesaggio,
ma se l'allontanerai vedrai tutto ciò che ti circonda.
Accade come con i problemi della vita:
se li guardi troppo da vicino non ti accorgi della loro identità
e soffri molto di più.
Allontana la foglia dal tuo viso
e scorgerai la verità che cerchi".

  Pensiero di Rocco Quaglia, in: Vivere la benevolenza, Paoline, commento di Biancarosa Magliano


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