"La misericordia accolta come dono genera sempre una gioia diffusiva". (Anna Maria Cànopi)
La certezza di essere peccatori è debilitante.
Il peccato commesso e riconosciuto immette il peccatore
nella certezza di essersi messo fuori dall'onda di Dio,
della salvezza, dell'Amore.
Ma nulla è perduto perché
"la misericordia è il più stupendo attributo del Creatore e del Redentore" (MV 11).
Pur plasmati come fragili vasi di creta, il nostro Redentore è vivo.
Egli è come la luce del mattino, che appare flebile,
non invadente, ma sempre vincente.
L'alba del perdono ricevuto, prima o poi,
si affaccia in tutta la sua pregnanza.
Ed è gioia.
La persona perdonata è gioiosa senza alcuna imposizione.
La gioia le sorge dal di dentro ed è comunicativa.
Pensiero di Anna Maria Cànopi, in Misericordia e consolazione, Paoline, e commento di Biancarosa Magliano.