"Il cuore di Dio è sempre toccato dalla fragilità umana" (Anna Maria Cànopi).
Il nostro non è un Dio lontano, assente, distratto.
Fu vicino al primo uomo e alla prima donna
coscienti di una fragilità insolita, la loro nudità.
E li assicurò della futura salvezza.
Nacquero Caino ed Abele e uno dei due
era desolatamente fragile.
Ma su di lui si impegnò come salvatore lo stesso Dio:
"Chiunque ucciderà Caino sarà punito sette volte".
La storia è fatta di avventure non omogenee.
L'umanità ferita non sconvolge i piani di Dio.
Egli è presente come sempre con l'infinita sua tenerezza.
All'adultera disse: "va' e non peccare più"...
Pietro, che lo aveva rinnegato, divenne suo vicario...
"Dio sa lenire le ferite umane con l'olio della consolazione,
fasciarle con la misericordia, curarle con la solidarietà e l'attenzione dovuta" (MV 15).
Pensiero di Anna Maria Cànopi, in Misericordia e consolazione, Paoline, e commento di Biancarosa Magliano.