Il perdono è possibile

Misericordia in pillole

"Il perdono è possibile anche nelle circostanze più dolorose" (David Shell).

Nella logica esigente e liberante dell'amore
ha un suo spazio il perdono.
Qualcuno lo ha definito un vero e proprio 'miracolo'
in quanto 'spezza quel circolo vizioso secondo cui
ogni ingiustizia subita genera vendetta'.
Questa, acconsentita, genererebbe una nuova ingiustizia
e il circolo maligno si allargherebbe a non finire.
Il rancore è un 'pessimo compagno di viaggio nella vita relazionale';
produce sofferenze e infelicità.
Sarebbe un mettersi contro se stessi, un mettersi in balia della peggior parte di sé.
Il perdono, in cambio, è un gesto senza contropartita;
apre una via percorsa insieme tra perdonante e perdonato
verso un futuro diverso, nuovo, benevolente, gioioso;
dà prova di una chiara e determinata capacità di gestire le proprie emozioni.
Nella notte di Natale del 1934 Alessandro Serenelli, già assassino di Maria Goretti,
in ginocchio, chiese perdono ad Assunta, la madre della martire:
"Perdonami, Assunta". Ella rispose: "Se vi ha perdonato lei,
vi ha perdonato Dio, vi perdono anche io".

 Pensiero di David Shell, in: Mettiamoci una pietra sopra, Paoline, commento di Biancarosa Magliano


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