Come vivere l'anno della misericordia? Come far sì che diventi un tempo davvero speciale per accogliere da Dio la rivoluzione della misericordia, per imparare dalla sua parola ad amare, per vivere, implorare e condividere il suo amore? Fratel MichaelDavide, accettando la sfida di un anno straordinario, ci prende per mano e si offre di accompagnarci a viverlo, in profondità!
L'invito di papa Francesco a fare memoria del cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II con un Giubileo della Misericordia, non può certo cadere invano. Come disse papa Giovanni sul letto di morte: «Ora più che mai, certo più che nei secoli passati, siamo intesi a servire l'uomo in quanto tale e non solo i cattolici; a difendere anzitutto e dovunque i diritti della persona umana e non solamente quelli della Chiesa cattolica. Non è il Vangelo che cambia: siamo noi che incominciamo a comprenderlo meglio [...] È giunto il momento di riconoscere i segni dei tempi, di coglierne l'opportunità e di guardare lontano». L'Anno Santo della misericordia è un'occasione importante per non dimenticare che il Signore, e Sposo della Chiesa, ha visitato il suo popolo con una grazia del tutto particolare nella celebrazione del Concilio Vaticano II. In quel momento di rinnovata Pentecoste è stato affidato al Corpo di Cristo, che è la Chiesa, il seme di una comprensione del nostro modo di essere discepoli e testimoni, più ampio, più aperto, più umano.
Certo tutto questo scomoda e richiede un cammino di conversione che non è mai semplicemente un'operazione mentale, ma passa attraverso un vero e coraggioso rinnovamento del modo di pensare che genera un modo nuovo di porsi davanti a se stessi, agli altri e a Dio. Il simbolo della che verrà spalancata non solo a San Pietro e nelle Basiliche Maggiori di Roma, ma in tutte le Chiese del mondo, diventa un simbolo forte da cui siamo chiamati a passare fino a lasciarci veramente cambiare. Per quanto solenni e ampie possano essere le porte che si apriranno ritualmente nelle cattedrali e nei santuari del mondo intero, rimane sempre vera la parola del Signore per i discepoli di ogni tempo e di ogni luogo: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta» (Lc 13, 24). Il Vangelo non è una strettoia mortificante, ma è un crogiolo purificante. Per questo l'anno giubilare è per ciascun credente l'occasione di attraversare ancora una volta la soglia di un'accoglienza generosa del Vangelo per la gioia di tutti i nostri fratelli e sorelle in umanità.
Perché questo cammino di conversione e accoglienza gioiosa del Vangelo possa avvenire decisamente e serenamente, i tre volumetti dal titolo «Eterna è la sua misericordia» possono essere uno strumento utile per ricordare, ogni giorno a noi stessi, questa bella occasione che ci viene data. Dell'accoglienza della Parola di Dio che ci raggiunge attraverso i testi offerti dalla Liturgia, tutti i giorni, la nostra intelligenza e comprensione della fede potrà così crescere maggiormente, generando un allargamento di mente e cuore e atteggiamenti sempre più compatibili con uno stile evangelico riconoscibile da una disponibilità ad amare in modo sempre più concreto, largo e creativo.
Per i tempi forti di Avvento e Quaresima come pure per le Domeniche di tutto l'anno, il ritmo di questa sorta di pellegrinaggio, attraverso la grazia dei giorni di questo anno, è scandito da quattro tappe: meditare, implorare, vivere e condividere. Nei giorni feriali del Tempo Ordinario, ad accompagnare il cammino troviamo una Parola (dal Vangelo del giorno) e un atteggiamento. Come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II, restituendo ai credenti il libro delle Scritture, possiamo trovare nella meditazione amorosa della Parola di Dio la luce per la nostra mente e l'audacia per mettere in pratica ciò che ascoltiamo.
Questi tre volumi (il primo Avvento-Natale, il secondo Quaresima-Pasqua, il terzo Tempo Ordinario) non sono altro che un pezzo di pane da mettere nella bisaccia con cui affrontiamo la sfida di ogni giorno, perché sia un'occasione preziosa di crescita nell'amore e di condivisione dell'amore. Possiamo leggere queste parole in treno o in metropolitana andando al lavoro, alla sera prima di addormentarci o al mattino prima di uscire di casa. Può essere un momento personale, ma può anche diventare un momento condiviso con le persone che ci sono care o condividono la nostra ricerca spirituale. Si potrebbe persino creare una rete di meditazione e confronto attraverso la condivisione di una parola, di un pensiero, di un'emozione da mettere in circolo attraverso un sms, un twitt o whatsApp. Insomma, non perdiamo l'occasione per dilatare il nostro cuore nella certezza rivoluzionaria che, come diceva, Herman Hesse «Il male radica dove l'amore non basta».
Come discepoli di Cristo siamo chiamati a far sì che l'amore non solo basti, ma ne avanzi per la vita di tutti e per la speranza di ciascuno.
FRATEL MICHAELDAVIDE SEMERARO, monaco dal 1983, vive nella Koinonia de la Visitation a Rhêmes Notre-Dame in Valle d'Aosta. Dopo i primi anni di formazione monastica, ha conseguito il Dottorato in Teologia Spirituale presso l'Università Gregoriana di Roma. Coniugando la sua esperienza monastica con l'ascolto delle tematiche che turbano e appassionano il cuore degli uomini e donne del nostro tempo, collabora con alcune riviste, tiene conferenze e accompagna ritiri. Per ulteriori informazioni vedi: www.lavisitation.it.
Con Paoline ha pubblicato: Etty Hillesum: umanità radicata in Dio (2013), Saliamo a Gerusalemme. Itinerario quaresimale quotidiano (2014), Andiamo a Betlemme! Itinerario quotidiano per l'Avvento (2014) e con altri autori, Felice di essere cristiano. Un anno con papa Francesco (2014).