"Perdona te stesso. Sapersi perdonare purifica l'anima" (David Shell).
"Solo chi non fa non sbaglia mai...".
E' una antica affermazione,
carica di saggezza, molto vera.
Comprovata dall'esperienza milionaria di uomini e donne;
documentata dalla storia minuta, quotidiana,
e da quella millenaria e universale.
Errori e fallimenti, ora lievi, a volte più grandi,
forse continuati nel tempo, sono inevitabili.
Che fare? Rammaricarsi a non finire?
Decisamente no. Sarebbe puro orgoglio;
sarebbe un errore che nessuno può permettersi.
Ammettere il proprio sbaglio è la forza dei veri 'grandi',
di coloro che sanno essere umili e perciò hanno il coraggio
di riconoscere in sé e ammettere
con la pace in cuore, con l'anima purificata,
di fronte al prossimo, se necessario, gli errori commessi.
Gesù non ha condannato i peccatori.
Ha raccontato, per loro allora e per noi oggi,
la parabola del padre misericordioso.
Ha condannato i farisei ipocriti, dalla doppia vita,
incapaci di riconoscersi fallimentari.
Hai sognato una vita serena? Oltrepassa il ricordo:
perdonati! Nessuno è senza errori.
"Perdonare se stessi è avere
l'umiltà di accettarsi come si è, imperfetti" (A.M. Canopi).
Pensiero di David Shell, in: Mettiamoci una pietra sopra, Paoline, commento di Biancarosa Magliano
Perdonare significa piegarsi senza spezzarsi; essere abbastanza forti per portare il peso gravoso dell'offesa ma flessibili per poter guarire.