La storia di Giuseppe però, è un percorso di vita, non una fiction. Di pagina in pagina si scopre la via verso la vera libertà, che culmina nel perdono. Persino la cattiveria umana diventa strumento dell'azione di Dio.

Giuseppe è prefigurazione di Cristo

Per i Padri della Chiesa Giuseppe è un'immagine anticipatrice di Cristo stesso. Come Giuseppe passa attraverso la sofferenza per diventare strumento di salvezza per i fratelli così Gesù che è vittima del rifiuto umano e così condannato a morte è strumento ineguagliabile dell'amore del Padre che porta alla vita i peccatori quando si lasciano riconciliare con Dio. Se Giuseppe viene esaltato, molto più il Padre esalta Gesù, il Signore. Se i fratelli si prostrano al fratello, ogni ginocchio si piegherà davanti al crocifisso risorto.

È una storia vera?

Dal punto di vista della logica della Bibbia vicenda di Giuseppe serve a spiegare il motivo per cui gli ebrei si trovavano in Egitto, ridotti in schiavitù, quando si avvia la missione di Mosè. È ben difficile dire se questa vicenda sia effettivamente accaduta, o almeno se abbia elementi storicamente documentati, ma è chiaro che il suo significato, come succede per altri scritti biblici, non è tanto inerente alla verità documentaria, ma a quella teologica. È una paradigma dell'agire di Dio e come tale vale in ogni tempo e per ogni lettore del testo della Genesi, anche se fosse frutto di redazione letteraria.

Giuseppe parla ancora

Il volumetto di Felice Accrocca segue passo per passo la storia biblica, ma di ciascun passaggio offre appunto la comprensione teologica e spirituale. Dato che questo libro è il risultato di un itinerario compiuto dal sacerdote di Latina, professore di Storia della Chiesa, con un gruppo di giovani, si coglie bene quanto Giuseppe il sognatore sia capace di parlare con linguaggio coinvolgente anche al giorno d'oggi.