Svegliate il mondo!

Volti e storie stravolte da Cristo

«Svegliate il mondo!». Scuotono con una forza travolgente le parole con cui papa Francesco ha annunciato l'Anno della vita consacrata. «È necessario essere testimoni di un nuovo modo di agire, di vivere in questo mondo...» e questo suo appello risuona con particolare forza sui volti e nelle storie di chi, ogni giorno, dice il suo Sì a Dio: uomini e donne che al Vangelo hanno consacrato tutto e che, per il Vangelo, investono energie, creatività e passione. Di chi stiamo parlando?

Apparentemente la risposta è facile e l'avrete già indovinata: suore, frati, sacerdoti... insomma storie di particolari vocazioni nella Chiesa e nel mondo. Eppure le cose non stanno proprio così! Quell'invito di Gesù «Vieni e seguimi!» che continua a risuonare nei nostri giorni e che ha toccato e stravolto la vita di tanti, non è solo per alcuni, ma per tutti. O almeno per tutti coloro che vogliono essere discepoli credibili e audaci di Gesù di Nazaret. Quello che risuona, con particolare forza, nelle esperienze e nelle risposte di alcuni, diventa una via luminosa per tutti. «Tutti, infatti, siamo chiamati a essere una "Chiesa di martiri e di santi nel quotidiano"», afferma don Nico dal Molin, direttore dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni, «martiri e santi capaci di vivere la "martyria della luce"... martiri della gioia e della fatica».

Quale la sfida allora?

Svegliare il mondo! Diventare capaci di risposte significative e credibili, nelle quotidiane risposte di vita. Imparare a essere un narratore che, in ogni occasione, sappia raccontare e far scoprire la presenza di Dio, la sua tenerezza, lungo i sentieri dell'esistenza.
Ci sono storie e volti, esperienze e incontri che ci cambiano la vita, donandoci il coraggio di alzarci in volo, di lasciarci spingere dallo Spirito, di farci destabilizzare da Dio, di rispondere, con generosità e totalità, a lui che chiama.

Incontriamone due

Frate Alessandro Dio mi ha cambiato la vita!
«"Allora va bene, ci vediamo lunedì mattina al convento della Porziuncola. Vai in portineria e chiedi di me". L'incontro con frate Alessandro Giacomo Brustenghi arriva in mezzo ai suoi tanti impegni. Quando non è in giro per il mondo a cantare, ad annunciare la parola di Dio con la musica, il giovane religioso tenore è nel buen retiro della Porziuncola, che lo accoglie da quando ha scelto di donare la sua vita a Dio. Solo che uno se lo immagina al di là del portone del convento, ben protetto dalla calca e dalla gente che può riconoscerlo, soprattutto nei giorni affollati di turisti come quello dell'appuntamento. E invece no. Quando arrivo al convento e mi presento in portineria, dietro il vetro c'è proprio lui. Seduto dietro a una scrivania e a un pc, a rispondere al telefono, come uno qualunque: "Perché questa è una delle missioni a cui si è chiamati da frate.", spiega, "Lavorare per il convento: faccio anche questo, per il Signore"...».

Suor Stefania Da clandestina della fede a...
«Non era facile essere cattolici nella Cecoslovacchia degli anni '70. A guardarli oggi i due Stati nati dalla separazione pacifica di quella importante realtà, il concetto suona quasi stridente, soprattutto ora che, quel mondo, Repubblica Ceca e Slovacchia se lo sono messe del tutto alle spalle, scegliendo di far parte dell'Unione Europea paladina delle libertà sociali, civili e religiose. Ma in quegli anni no!
È attraverso la musica che il Signore getta un seme nel cuore di Renata (la futura suor Stefania): "Quando avevo diciotto anni", racconta, "proprio per la mia conoscenza della musica un gruppo di ragazzi di una chiesa di un paese vicino mi chiese di aiutarli a preparare dei canti per Natale. Tutto questo ovviamente lo facevamo in incontri clandestini, perché alla luce del sole non si poteva... Ci spostavamo ogni volta in una casa diversa, per non mettere a rischio sempre la stessa famiglia. E, insieme alle preghiere e alle canzoni, condividevamo le nostre domande, i nostri dubbi, la nostra voglia di essere cattolici sino in fondo.
Questo per me ha rappresentato una svolta!"»

Se ti va, puoi entrare in contatto e scoprire altre storie, a cui Cristo ha cambiato e stravolto la vita. Stravolti da Cristo, di Emanuele Lombardini, apre mondi che, se accolti, possono ridonarci il coraggio della risposta coraggiosa e autentica.


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