Terra

Scegliamo di vivere!

Gli esperti dicono che il 2030 potrebbe essere l'anno del non-ritorno per salvare il respiro della Terra... e il nostro. I cambiamenti climatici potrebbero diventare irreversibili, innescando conseguenze disastrose soprattutto per le generazioni che verranno. È urgentissimo aprire gli occhi, renderci conto che dobbiamo cambiare stile di vita, se vogliamo che la terra continui a darci la vita.

«Questa sorella (la terra) protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando di essere suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. (...) Dimentichiamo che il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora» (Francesco, Laudato si' 1).

La terra di Mordor

Il tema della cura e della custodia della nostra «casa comune», la terra, è di estrema urgenza. Il giornalista Leopoldo Gasbarro, che collabora su argomenti di carattere economico con Il Giornale e Il Sole 24ore, affronta la questione con un linguaggio a metà tra il racconto, partendo dalle sue esperienze e reazioni quotidiane a tanti stimoli, e il saggio, producendo una abbondante documentazione per cogliere la problematica nella sua complessità.

Il volume è suddiviso in quattro parti. Una prima parte, intitolata "La terra di Mordor", la terra oscura raccontata da Tolkien ne Il Signore degli Anelli, è dedicata agli elementi che costituiscono l'universo: acqua, aria, fuoco e terra. Acqua, ovvero dalle emergenze idriche in alcuni Paesi del mondo al diritto di tutti ad accedere alle fonti d'acqua. Aria, con il problema dell'inquinamento atmosferico e dell'eccesso di polveri sottili nelle nostre città: «Le soluzioni di cui abbiamo bisogno sono pronte e in attesa. Ma affrontare con successo l'inquinamento atmosferico richiederà un approccio concertato, che combini differenti settori (...) come i trasporti, l'energia, l'agricoltura e l'industria; ma anche livelli di governance a livello europeo, nazionale, regionale e cittadino». Fuoco, con l'esperienza che facciamo sulla nostra pelle del surriscaldamento del pianeta e l'impegno dei governi in occasione di grandi summit, come ad esempio la conferenza sul clima di Parigi del dicembre 2015, in cui circa duecento Paesi hanno adottato il primo accordo universale con l'obiettivo di «rimettere il mondo sulla buona strada per evitare cambiamenti climatici pericolosi limitando il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C». E per finire, Terra, ovvero l'impatto degli oggetti di uso quotidiano, che dismessi sono «duri a morire». Ma «la Terra ha tempo, tutto il tempo che vuole per completare le pulizie di casa. E se noi trasformiamo il nostro mondo nella Terra di Mordor ci penserà la Natura stessa, dopo essersi liberata dell'infezione-uomo, a riportare tutto agli antichi splendori. La Terra ha tutto il tempo, tutto il tempo che vuole, noi invece no».

Gaia

La seconda parte si intitola "Gaia": è il pianeta terra che dialoga con l'essere umano; che lo invita a salvarlo per salvare l'anelito vitale. Un racconto per indicare a tutti una strada possibile: migliaia di stelle marine sono spinte dalla mareggiata all'asciutto; la gente osserva l'impressionante fenomeno e si sente impotente. Un bambino raccoglie una stella marina e la getta in mare: un gesto semplice, apparentemente inefficace, che induce tutti a imitarlo generando la più grande operazione di salvataggio mai realizzata.

La terza parte, "Salviamoci", mette a fuoco che cosa concretamente ciascuno di noi può fare, perché «se non facciamo in fretta le scelte giuste, dobbiamo prepararci a far fronte a eventi che neanche siamo capaci di immaginare (...). Grandi aree del pianeta potrebbero inaridirsi, altre diventare freddissime. Masse incredibili di persone si sposteranno, con tutto ciò che questo comporta».

La quarta parte, "Un nuovo domani", ci ricorda che la nostra generazione ha la possibilità della dannazione o della redenzione. Le generazioni che seguiranno, infatti, avranno in eredità ciò che noi saremo in grado di costruire. Si tratta di cambiare abitudini, di educarci ed educare a nuovi comportamenti, che privilegiano piccole scelte quotidiane dalla parte dell'ambiente. In conclusione del volume, l'Autore riporta il Cantico delle creature di san Francesco d'Assisi, «perché rileggerlo assieme possa aiutarci a riflettere e a trovare quel segno in più che ci aiuti a cambiare».

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Terra, scegliamo di vivere - paoline

Terra
Scegliamo di vivere

Una denuncia della situazione della Terra oggi per provocare il cambiamento. L'obiettivo è quello di rendere visibile l'invisibile attraverso elementi che permettano a ciascun lettore di cogliere quei piccoli ma sostanziali cambiamenti che sono sotto i nostri occhi.

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