Etty Hillesum

Fragile, inquieta... in cerca di Dio

Il 15 gennaio 1914 nasceva Etty Hillesum, straordinaria personalità del XX secolo, che, nel terribile buio della persecuzione dei nazisti, ha saputo opporsi ad ogni forma di odio e testimoniare la forza dell'amore che proviene da Dio, fino alla morte nel lager di Auschwitz.

Appassionata di letteratura e filosofia, la giovane Etty si laurea in giurisprudenza e si iscrive quindi alla facoltà di lingue slave; quando intraprende lo studio della psicologia, divampa la seconda guerra mondiale, ma già da alcuni anni era iniziata la persecuzione del popolo ebraico. È durante la guerra che Etty scrive un diario: due anni (il 1941 e il 1942) in cui ad una sempre maggiore oppressione militare, sociale, politica, paradossalmente si contrappone in lei un periodo di crescita e di liberazione interiore.


Dal buio alla luce

La giovane Etty, partendo da una condizione difficile (come scrive di se stessa, è lacerata interiormente e mortalmente infelice), inizia un percorso di realizzazione umana e spirituale. È sostenuta in questo dallo psicologo tedesco Julius Spier, che l'aiuta a conoscere e ad amare la Bibbia, le insegna a pregare, le fa scoprire S. Agostino ed altri autori fondamentali. Seguendo quest'itinerario, Etty matura una sensibilità religiosa e una profonda dimensione spirituale ben visibili nei suoi scritti: «Quella parte di me, la più profonda e la più ricca in cui riposo, è ciò che io chiamo Dio» e che trovano il suggello esistenziale nella scelta di condividere pienamente le sorti del popolo ebraico, fino al sacrificio estremo.

Etty avrebbe potuto sottrarsi a quel destino, ma decide di non farlo, convinta che l'unico modo per render giustizia alla vita sia quello di non abbandonare delle persone in pericolo e di usare la propria forza interiore per portare luce nella vita altrui.


Gli scritti

Per decenni i manoscritti di Etty Hillesum rimangono celati, finché finalmente nel 1981 giungono nelle mani dell'editore De Haan che, pubblicandoli, permette ai lettori di tutto il mondo di conoscere la ricchezza di questa straordinaria donna. Come scrive il monaco benedettino MichaelDavide Semeraro nel volume Etty Hillesum. Umanità radicata in Dio:

«Etty Hillesum è testimone
della possibilità di trasformare la storia
accettando di trasformare profondamente
e radicalmente la propria vita».

Inizialmente lontana da Dio, Etty lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l'aiuto di un'assidua preghiera. In questi cento anni il seme della vita di Etty Hillesum è diventato un albero su cui tanti hanno trovato rifugio e conforto attingendo a piene mani il balsamo necessario alle molte ferite della vita: le ferite ricevute, ma anche quelle provocate per superficialità, egoismo, indifferenza.

Ed è per questo che la vita di Etty diventa, come giustamente fa notare fr. MichaelDavide, modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni.

Come afferma Yves Beriault, religioso domenicano canadese, nella sua opera Etty Hillesum. Testimone di Dio nell'abisso del male:

«...troverete in lei [Etty] una compagna eccezionale
sui percorsi non programmati dell'esistenza umana».


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