"Io annuncerò, fino al martirio, se necessario, la Buona Novella dell'amore di Gesù! Ma so anche che, di fronte a me, un musulmano annuncerà con la stessa intensità la Profezia coranica. L'unico mezzo per donare la propria vita per Gesù consiste nell'aiutare ognuno a essere un pellegrino di verità..." (Paolo dall'Oglio)
Nel 2008 le Paoline pubblicavano un libro uscito due anni prima in Francia: Mar Musa, un monastero, un uomo, un deserto. Era la prima volta che in Italia si pubblicava un libro sul monastero di Mar Musa. L'autrice, Guyonne de Montjou, giornalista, aveva sentito parlare di quel monastero e voleva conoscere l'anima della comunità monastica che l'aveva fatto rinascere: Paolo Dall'Oglio, gesuita italiano che aveva salvato dall'abbandono e dalla rovina quel luogo di grande valore artistico e archeologico, restituendolo alla sua identità.
Da questo incontro nasce il libro: pagine di grande intensità che raccontano molto di più di quanto ci si aspetti in un libro; in realtà è come toccare l'esperienza umana e religiosa di Padre Dall'Oglio, un uomo impegnato radicalmente per la pace e per il dialogo, che in quel luogo diventano concretezza di vita. Non stupisce che, per molti turisti italiani che fino al primo decennio del 2000 visitavano la Siria, il libro si sia trasformato in uno strumento privilegiato per capire questo luogo e assorbire l'atmosfera di cui è impregnato. La forza dirompente di queste pagine va comunque al di là e anche chi non andrà mai a Mar Musa, leggendo il libro avrà la sensazione di... esserci, perché la testimonianza raccontata in queste pagine è concretissima; del resto i luoghi dello spirito sono abitabili sempre, anche quando non si viaggia fisicamente.
Paolo Dall'Oglio aveva una idea chiara in testa: "Ero convinto che Mar Musa, luogo cristiano così vicino ai musulmani, avesse ancora qualcosa da dire". Questa convinzione diventerà la sua forza, la pietra granitica su cui poggerà ogni suo sforzo per salvare Mar Musa, lui che dichiarerà, e la sua intervistatrice lo ha registrato nel libro: "Essere a servizio dell'armonia islamo-cristiana, mostrare l'amore di Gesù per i musulmani, questa frase vale dieci volte più di Mar Musa".
Il libro ha avuto due edizioni in poco più di un anno e nel 2014, un anno dopo il suo rapimento, è stato rieditato dalle Paoline, con il titolo L'uomo del dialogo a colloquio con Guyonne de Montjou con l'obiettivo di rompere il silenzio seguito al rapimento di Paolo Dall'Oglio, avvenuto il 29 luglio 2013: silenzio che dura ancora oggi!
Guyonne de Montjou ha incontrato Paolo Dall'Oglio a Mar Musa e ne ha raccolto la storia e la testimonianza