L'invio dei Missionari della Misericordia e la traslazione a Roma delle spoglie dei santi Pio da Pietrelcina: due eventi che "accendono il Giubileo".
Due eventi eccezionali "animano" il Giubileo della Misericordia nel mese di febbraio. Innanzitutto giungono a Roma le reliquie di Leopoldo Mandic e Padre Pio da Pietrelcina. Il primo (1866-1942), di origine croata, ha vissuto gran parte della sua vita a Padova. Padre cappuccino, dedicò l'esistenza al confessionale: passava 10-15 ore al giorno a confessare migliaia di persone, che in lui trovavano una testimonianza privilegiata di perdono e misericordia. Anche Padre Pio (1887-1968) fu testimone della misericordia, e dedicò tutta la sua vita alla celebrazione del sacramento della riconciliazione. Le urne con le reliquie giungeranno a Roma il 3 febbraio e saranno esposte nella navata centrale della Basilica di San Pietro fino la mattina dell'11 febbraio quando, dopo una celebrazione eucaristica di ringraziamento, ritorneranno alle loro rispettive sedi di provenienza.
Il secondo grande evento del mese è previsto durante la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri (10 febbraio): papa Francesco darà il mandato ai Missionari della Misericordia. Si tratta di più di 1000 sacerdoti, provenienti da ogni parte del pianeta, che riceveranno dal pontefice l'incarico di essere testimoni della misericordia, annunciatori della bellezza della fede, confessori capaci di perdono e amore. Come si legge nella Misericordiae Vultus, i Missionari sono un "segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede [...]. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono. Saranno dei missionari della misericordia perché si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. Si lasceranno condurre nella loro missione dalle parole dell'Apostolo: Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti (Rm 11,32)". Dei 1071 sacerdoti missionari designati, a Roma ne saranno presenti circa 700, che incontreranno il Papa il 9 febbraio per poi ricevere il "mandato" il giorno seguente, unito alla facoltà di assolvere anche i peccati riservati alla Santa Sede: si tratta di casi gravissimi, come la profanazione dell'Eucaristia, la violenza fisica contro il pontefice o la divulgazione di quanto ascoltato durante la confessione.
Pur secondo prospettive diverse – devozionale, l'uno; pastorale l'altro – entrambi gli eventi rappresentano un segno concreto della Misericordia divina. Come ha giustamente detto il presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella, riprendendo le parole del papa, "Il Giubileo continua il suo percorso e siamo sicuri che, secondo i desideri di Papa Francesco, sia un'occasione importante per vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi". Così come hanno fatto i santi Pio e Leopoldo. E così come faranno, nelle "periferie" del mondo, i mille missionari della Misericordia.
Un periodo particolare della vita di Padre Pio: i sette anni che passò "forzatamente" nella sua terra natale e che lo prepareranno alla futura missione tra la gente che accorrerà a lui.
Narrazione biografica, arricchita dai riferimenti agli eventi dell'antica terra di Dalmazia, dove nacque padre Leopoldo, e alle mutazioni socio-politiche del secolo scorso.
CD contiene la recita del rosario alternata a riflessioni scelte dagli epistolari del Santo Cappuccino di Pietrelcina.
14 canzoni accompagnano i dialoghi di questo spettacolo teatrale su padre Pio. La commedia musicale racconta gli anni giovanili del frate, esplorando, in modo agile e brillante, l'ambiente, le figure, i luoghi, le situazioni che hanno rappresentato l'inizio del suo cammino verso la santità.