Tra voli di colombe e barchette di carta

L'infanzia di Santa Francesca Cabrini

Ogni anno, a Luglio, Sant'Angelo Lodigiano celebra il "Mese Cabriniano" in onore della sua santa più famosa: Santa Francesca Saverio Cabrini.

Francesca Cabrini, decima di undici figli, nacque a Sant'Angelo Lodigiano, uno dei più importanti centri agricoli e commerciali del Lodigiano, il 15 luglio 1850 da Agostino e Stella Oldini. Il padre, con la moglie, si dedicava all'educazione dei figli e alle cure della famiglia, organizzando la propria vita tra i suoi doveri di cristiano e di capo famiglia. Francesca, chiamata dai familiari "Cecchina", crebbe quindi in un clima familiare molto religioso, nel quale la preghiera e la S. Messa occupavano un posto fondamentale nella vita quotidiana. Alla sera, il padre era solito leggere alla famiglia dei libri edificanti che spesso narravano della vita avventurosa, e immersa in Dio, di missionari e martiri. La piccola Cecchina ascoltava con molta attenzione queste storie e il suo piccolo cuore si infiammava di amore a Gesù e alle missioni.

Barchette di carta

La mamma di Francesca, aveva uno zio prete, don Luigi Oldini, che viveva a Livraga (LO) e che spesso ospitava i nipoti. In fondo all'orto della canonica scorreva un corso d'acqua, la Venera che, quando era in piena, gorgogliava sotto la volta di un ponticello. Francesca seduta sulla sponda, nei suoi giochi infantili amava gettare fiori e legnetti nel piccolo torrente, oppure barchette di carta, e seguirli nella loro navigazione. Un giorno di primavera, particolarmente affascinata da una storia di suore missionarie che erano partite in nave per annunciare la Parola di Dio, raccoglie dagli argini del torrente un po' di violette: sono piccole, profumatissime, con il capino reclinato e, nella sua immaginazione, le vede come tante suore. Costruisce una barchetta di carta, fa salire le "suorine" a bordo e inizia la sua piccola avventura missionaria. La barchetta corre veloce sul torrente finché la sua corsa non viene interrotta da un grosso masso. Per aiutare la barchetta a riprendere il suo viaggio, Francesca cade nel torrente. Fortunatamente un paesano vede la scena e riesce a soccorrerla.
Di questo episodio rimase nel cuore di Francesca una gran paura dell'acqua che non le impedì però di attraversare, divenuta Madre Cabrini, ben ventotto volte l'oceano, in nave, per seguire le sue fondazioni e le sue suore. Dirà in seguito che, per lei, «traversare l'oceano era come andar dalla casa all'orto».

Voli di colombe

Un altro episodio narrato nel libro per ragazzi di Francesca Mascheroni (con le belle illustrazioni di Paola Formica), sull'infanzia della Santa, La bambina che costruiva barchette di carta, è quello relativo al giorno della sua nascita. Il 15 luglio appunto.
Il papà di Francesca si trovava nell'aia ad allargare il granoturco sotto il sole, per farlo seccare bene. La moglie era in travaglio per il parto. Verso mezzogiorno uno stormo numerosissimo, e abbastanza insolito, di bianche colombe arriva nel cortile. Papà Agostino, pensando che siano attratte dal granoturco, cerca di scacciarle con un frustino per impedire loro di becchettare i chicchi. La cordicella del frustino si attorciglia alla zampetta di una delle colombe e, mentre le altre volano via in un candito frullare di ali, questa viene trascinata a terra. Agostino la libera, ma la colomba non vuole proprio andarsene finché dalla finestra della camera matrimoniale arriva il lieto annuncio: «È nata una bambina!».

Mese Cabriniano

Per tutto il mese di luglio a Sant'Angelo Lodigiano(LO) vengono programmati, ogni anno, molti eventi civili e religiosi per ricordare la vita e le opere di Madre Cabrini, fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e patrona dei migranti. Madre Cabrini arriva a New York nel 1889, con le sue prime sei suore, per assistere le migliaia di italiani emigrati negli Stati Uniti e nell'America del Sud in cerca di lavoro. Le loro condizioni sono miserevoli ma Madre Cabrini inizia ad aprire scuole, asili, ospedali... e la sua opera di assistenza e promozione umana travalica le nazionalità e le stesse Americhe. Muore a Chicago nel 1917, come cittadina americana, ed è la prima santa degli Stati Uniti.
Tra tutti gli eventi che caratterizzano il Mese Cabriniano di Sant'Angelo Lodigiano, quello più sentito e che richiama sempre una grande folla di pellegrini e devoti è appunto l'Angelus e il successivo volo delle colombe. Il tutto si svolge in Via Madre Cabrini, davanti alla casa natale della Santa.

Francesca Cabrini ha valorizzato la religiosità femminile in modo moderno, adatto ai tempi in cui è vissuta e rispondente a problematiche che sono ancora attuali (basti pensare ai numerosi profughi e rifugiati presenti in ogni parte del mondo). Per le sue iniziative è ritenuta uno dei riferimenti del moderno servizio sociale. Vide nei principi della democrazia americana una via di integrazione e di avanzamento sociale per gli emigrati italiani. Promosse l'emancipazione delle capacità di iniziativa femminile e visse la sua devozione al Sacro Cuore interpretando il concetto di riparazione alle "offese fatte a Gesù" come motivo di impegno nelle opere caritatevoli. Soleva ripetere: «Oggi è tempo che l'amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero». Parole ancora oggi attualissime.

 

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