Armida Barelli (1882-1952) ha fondato la Gioventù femminile di Azione Cattolica e, insieme a padre Agostino Gemelli, ha gettato le basi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, delle Missionarie della Regalità di Cristo – primo istituto secolare, in cui si consacra – e dell’Opera della Regalità, nata per favorire la partecipazione dei fedeli alla liturgia.

A tracciarne un profilo biografico nel libro Armida Barelli. Profezia e missione di una laica nel Novecento è Laura Badaracchi, giornalista (collabora con Avvenire, Famiglia cristiana, Credere, Donna Moderna, Confidenze, Jesus) e già autrice, con Paoline, di Luigi Di Liegro. Profeta di carità e giustizia (2007) e Nate invisibili. Voci emerse dal silenzio (2012).

L’Autrice ha cercato, come lei stessa scrive, di avvicinarsi «ad Armida Barelli anzitutto come donna, per intuire i suoi sentimenti, le sue battaglie interiori, la sua straordinaria capacità di organizzazione. Una manager dello Spirito, diremmo oggi, capace di andare controcorrente e allo stesso tempo di discernere quello che veniva dalla sua volontà da ciò che Dio le chiedeva. Il genio femminile, poi teorizzato da san Giovanni Paolo II, in lei era già una realtà».

Quello che traspare dalle pagine della biografia è il coraggio, la determinazione, la straordinaria capacità di guardare profeticamente oltre di una donna che ha messo tutte queste doti a servizio delle donne del suo tempo, delle persone in difficoltà, della Chiesa.

Il libro, arricchito dalla prefazione di Cristina Simonelli, contiene nelle ultime pagine una corposa bibliografia che consentirà al lettore di approfondire vita e pensiero di questa straordinaria figura del Novecento.