Una storia che viaggia tra presente e passato, per ricordare una guerra quasi dimenticata, avvenuta nei territori della ex Jugoslavia agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso.
Irene frequenta la terza media e vive con la madre a Milano. Il padre non lo ha mai conosciuto, così come altri parenti. Sono sempre state solo loro due. Il loro è un rapporto fatto di affetto e di complicità, ma anche di qualche piccola ombra: perché c’è sempre un velo di malinconia negli occhi della madre? Perché quella sua esagerata riservatezza? Irene decide di frugare in casa di nascosto per cercare una risposta alle sue domande. Ma l’unica cosa che trova è un vecchio quaderno, scritto in una lingua che non conosce.
Fulvia Degl’Innocenti firma questa storia che viaggia tra presente e passato, per ricordare una guerra quasi dimenticata, lunga e sanguinosa, avvenuta nei territori della ex Jugoslavia agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, il cui simbolo è l’assedio della città di Sarajevo. E per rammentare che la guerra – ogni guerra – è sempre una sconfitta per l’umanità.
Il testo, adatto a ragazzi dagli 11 anni in su, fa uso di font ad alta leggibilità e fa parte di LED, la nuova collana Paoline di narrativa per ragazzi (sezione Leggere Emozionarsi Desiderare).
La parola all'autrice: guarda il video.
Scopri tutti gli altri titoli della Collana LED