Chiesa. Riflessioni sull’evaporazione del cristianesimo

Alla luce della sapienza che proviene dalla Regola di san Benedetto, don Giuseppe Forlai rilegge alcune situazioni ecclesiali di fondamentale importanza - l’ascolto, l’autorità, il governo e la partecipazione, la formazione, la liturgia, il silenzio - per ricordare che la Chiesa ha la sua esclusiva ragion d’essere nell’annuncio del Vangelo.

«Si potrebbe cadere facilmente nell’inganno di soffermarsi troppo sull’espressione evaporazione del cristianesimo, rimanendo inchiodati a una percezione della realtà rassegnata, fatalista e triste. Ma in quelle parole non c’è la sentenza di un destino, bensì un modo di cogliere le occasioni per poter ricominciare. Ecco perché il termine riflessioni è il cuore vero di queste pagine. Don Giuseppe Forlai, eremita della diocesi di Roma, con uno stile libero, audace e diretto, ci presenta un’interessante e avvincente provocazione ecclesiale». Con queste parole, il card. François-Xavier Bustillo, vescovo di Ajaccio, introduce il nuovo libro di Giuseppe Forlai.

In Chiesa. Riflessioni sull’evaporazione del cristianesimo, alla luce della sapienza che proviene dalla Regola di san Benedetto, Forlai rilegge alcune situazioni ecclesiali di fondamentale importanza: l’ascolto, l’autorità, il governo e la partecipazione, la formazione, la liturgia, il silenzio. Solo una comunità che si percepisce come sacramento del Regno, in cui ci siano spazi per la sequela radicale, può assumere il bene del mondo senza dileguarsi. Ogni volta che la Chiesa perde di vista la centralità del Signore Gesù, la comunità si consuma da dentro. L’effetto “guscio vuoto” produce un’illusione: nel quotidiano sembra tutto uguale, invece ogni cosa si va degradando. Così la fede diventa una credenza, la liturgia un palcoscenico, la catechesi un corso di socializzazione, la carità un sottoprodotto della filantropia.

In realtà, Cristo è l’unica ricchezza della Chiesa, che nell’annuncio del Vangelo ha la sua esclusiva ragion d’essere. Dimenticare questa verità per inseguire il consenso del mondo equivale a condannarsi all’insignificanza. Con la sua sapienza, la Regola di san Benedetto può, viceversa, aiutarci a rileggere alcuni aspetti essenziali come l’ascolto, l’autorità, la formazione, la liturgia, il silenzio, recuperandone l’autentico fondamento evangelico.

Il libro fa parte della serie Artigiani di. I titoli della serie accendono i riflettori su valori umani e cristiani che incarnano e danno concretezza alla Speranza, tema centrale non soltanto nel Giubileo ma nella storia a noi contemporanea.

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