Giusy Acunzo vive a Boscoreale, sulle pendici del Vesuvio. Fin da piccola sente di appartenere a fogli e matite. La sua passione per il disegno la spinge a diventare autrice e illustratrice di libri per ragazzi. Il suo è uno stile ben caratterizzato: unendo matite, grafica e collage immagina e dà vita ai piccoli sogni che nascono dalla sua fantasia.

In Come una nuvola affronta un tema delicato e difficile: quello della Shoah. Protagonista è un bambino rinchiuso in un campo di concentramento: «Mi capita spesso di voler afferrare le nuvole. Le osservo. Vorrei sentirmi libero di correre tra il vento… Non posso. Ci dicono che dobbiamo restare qui, in questo campo, chiusi. Siamo in tanti. La mia famiglia non la riconosco, non sorride più come quando si era tutti a casa. Casa. Quanto mi manca, bianca... come una nuvola».

I suoi occhi di bambino sanno come sfuggire alla brutalità dell'uomo contro l'uomo, perché ai bambini appartiene l’innocenza che crea uno specchio, nel quale la realtà si riflette e nella sua drammatica verità splende, ma con colori differenti. In un campo di concentramento, tra timori e ricordi, un cuore semplice e puro come quello del protagonista del libro trova speranza e conforto nella fragilità di una nuvola.

Il libro, scritto e illustrato dalla Acunzo, è adatto per bambini dagli 8 anni in su. Un modo delicato ma profondo di affrontare un tema così difficile con i piccoli lettori.