Attraverso otto brani e personaggi biblici, il Cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, invita a guardare con semplicità e compassione, ma soprattutto a fissare lo sguardo su Cristo per attivare la capacità di guardare negli occhi l’altro, a partire dai poveri, dagli emarginati.
I Vangeli sono costellati di sguardi. L’Autore ne ha commentati alcuni durante un corso di esercizi spirituali, proponendo una serie di riflessioni sulla qualità del nostro sguardo. Spesso siamo come il fariseo che guarda il pubblicano solo per sentirsi migliore di lui, o come i custodi della Legge che nell’adultera non vedono una donna ma solo il suo peccato.
Gesù non è così: lui vede oltre. Cerca gli occhi curiosi di Zaccheo, e quello si apre alla conversione; guarda a terra per non inchiodare nel giudizio una persona che ha sbagliato; la vista di una vedova che sta andando a seppellire l’unico figlio lo commuove nel profondo, e il ragazzo torna in vita.
Tenendo fissi gli occhi su questo Gesù, ci dice l’Autore, potremo diventare una Chiesa in cui nessuna osservanza della norma può giustificare disumanizzazione ed esclusione, poiché più del precetto conta l’amore. Gesù, scavalcando legalismi, pregiudizi e paure si è fatto prossimo al volto e alla storia di ogni persona incontrata per via, a cominciare da quelle povere, emarginate, fuori dalle regole.