Dire oggi il Dio di Gesù

Prendendo spunto dalle 12 testi anti-teiste di John Shelby Spong, il giornalista Luigi Sandri ripercorre duemila anni di storia ecclesiastica, con un occhio attento agli esiti dei vari Concili, per arrivare ai nodi principali della Chiesa oggi, chiamata dal percorso sinodale a ripensare se stessa.

Luigi Sandri, giornalista, autore di numerose pubblicazioni su tematiche ecumeniche e interreligiose, torna ora in libreria con un libro che esce – non a caso - a pochi giorni dall’apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il volume prende spunto dalle famose 12 tesi del vescovo episcopaliano statunitense John Shelby Spong, uno dei maggiori esponenti e ispiratori di Oltre le religioni, una corrente che, partendo da una contrapposizione globale al teismo, fa una critica radicale dei duemila anni della teologia cristiana.

Sandri si era riproposto di incontrare il vescovo e di dialogare con lui su queste tesi. Ma il Covid e la morte di Spong (12 settembre 2021) hanno reso tutto ciò impossibile. Ora, il nuovo libro rende giustizia a quell’incontro mancato, con un dialogo che diventa riflessione e proposta. Anche perché, come dice lo stesso Autore, le 12 tesi, pur non condivisibili nel loro nocciolo anti-teista (Sandri si definisce neo-teista), sono comunque il frutto di domande e questioni serie.

«Noi, appassionati ma critici neo-teisti – scrive Sandri - valutiamo con attenzione tesi, ipotesi e sintesi sul se e come dire Dio; esaminiamo con rigore – ma senza pregiudizi – il teismo tradizionale; e osserviamo la iconoclastia teologica degli oltrereligionisti, che ci sembrano non valutare adeguatamente il pensiero cristiano emerso in duemila anni. Noi, curiosi neo-teisti, sappiamo bene che parole utilizzate tanti secoli fa, per parlare di quel grande mistero, oggi possono suonare strane, o incomprensibili; però ci piace sapere come e perché, un tempo lontano, i nostri antenati nella fede le hanno utilizzate. Forse, buttata via la scorza, il seme o il frutto è ancora gustoso, anche nel terzo millennio». 

Ecco perché nella prima parte del libro l’Autore fa un excursus di duemila anni di storia, con un occhio attento agli esiti dei vari Concili, a partire da quello di Nicea (325), con la definizione di Cristo Dio e uomo. Definizione di un’unicità di fede che, però, non ha evitato conflitti e divisioni. Il perché è evidente e innegabile, ci dice l’Autore: «il che, il nucleo della fede, è una cosa; il come, il modo di esplicitarla e argomentarla, un’altra».

Dopo questo excursus, il libro riporta i passaggi fondamentali delle dodici tesi anti-teiste di Spong. E da qui, Sandri s’immerge nel vastissimo campo dei nodi cruciali della Chiesa oggi. Per mostrare, come lui stesso afferma «che ampio, amplissimo, è l’elenco delle riforme che anche noi, neoteisti, proponiamo per la Chiesa romana. Perciò gli ultimi capitoli – ove affrontiamo questi temi, e denunciamo l’aporia costitutiva del maschilismo strutturale della Chiesa cattolica – non sono una inopportuna, o inutile, divagazione ma, al contrario, la dimostrazione concreta che il neo-teismo può tenere insieme il dire Dio con il dire Chiesa riformata sul Vangelo».


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